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21 Maggio 2019

Eterna Leggenda, la mostra in ricordo del Grande Torino

Ancora dieci giorni di tempo per visitare l’esposizione organizzata al Leica Store dal Museo del Toro per i 70 anni della tragedia di Superga

Paride Pasini

Eterna leggenda Toro

La mostra Eterna leggenda è aperta fino al 31 maggio

4 maggio 1949, ore 17.03: un boato arriva dalla basilica di Superga. Il cappellano grida: «È caduto un aereo». È l’apparecchio che riportava a casa il Torino Calcio, un’ultima trasferta in terra straniera, a Lisbona, per festeggiare l’addio al calcio del capitano del Benfica Fracisco Fereira. Non si salva nessuno. Così scompare tragicamente una squadra che aveva macinato record su record e aveva unito l’Italia nel difficile periodo della guerra.

Come quei ragazzi diventarono gli Invincibili ci viene raccontato nella mostra Eterna Leggenda, organizzata dal Leica Store di via delle Rosine 20/C e dal Museo del Toro, aperta fino al 31 maggio e a ingresso gratuito. Entrando nel negozio, colpisce subito l’occhio una miniatura dell’epoca in cui si vede l’aereo colpire la basilica di Superga.
L’esposizione si divide in due parti distinte. Sulla nostra sinistra troveremo una serie di ritagli di giornale che raccontano tutte le imprese del Grande Torino: il primo scudetto, i nuovi acquisti, le partite vinte con punteggi da capogiro, fino al tragico giorno della sua fine. Di fronte troviamo alcune teche che custodiscono preziosamente oggetti appartenuti ai calciatori: un orologio da taschino, la maglia di Loik, i guanti di Bacicalupo, un pallone del campo del Filadelfia.
Sul lato destro ci sono invece le fotografie delle gesta che li hanno resi grandi: il 10-0 ottenuto contro l’Alessandria, Oreste Bolmida mentre suona la “carica” con la sua tromba, la nazionale italiana costituita per dieci undicesimi da giocatori del Torino.

Infine, tramite filmati storici, un mega schermo racconta la storia della squadra.
Tutto comincia nel 1939 con l’arrivo di Ferruccio Novo alla presidenza del Toro. Seguendo i consigli di Pozzo riforma la società granata su modello di quelle inglesi, affidando la guida tecnica all’allenatore Ernesto Egri Erbstein e la cura del settore giovanile a Leslie Lievesley.
Da allora è un crescendo di risultati straordinari: dopo un settimo e un secondo posto nel ’40 e nel ’41, il Torino diventa Grande e nella stagione ’42-’43 vince il primo di 5 scudetti consecutivi, record imbattuto fino al 2016. Gli altri primati illustrati nella mostra sono le 88 partite casalinghe senza sconfitte, i 125 gol segnati in un’unica stagione e la partita con il punteggio finale più alto (il già citato 10 a 0 ai danni dell’Alessandria).
Nei video si vedono anche sequenze di vita quotidiana: il piccolo Sandro Mazzola che gioca sul campo del Filadelfia con papà Valentino e gli altri giocatori della squadra e Gabetto nel suo bar.
Per finire, le immagini dell’incidente, dei funerali e dell’ultima partita giocata dalla Primavera granata in sostituzione di quegli “eroi” che sono diventati mito e leggenda del calcio italiano.

Tutti i reperti sono messi a disposizione dal Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata e sono in mostra in rotazione per consentire ai visitatori di tornare e vivere sempre nuove emozioni.

 

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Categorie: Sport

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