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26 Luglio 2019

Torino in Europa League: cosa succede dietro le quinte

La squadra granata vince all’esordio in quella che una volta si chiamava Coppa Uefa, ma come si prepara una partita e cosa succede lontano dalle telecamere?

Paride Pasini

Il Toro ieri in Europa League

Il Toro ieri in Europa League

Dopo quattro lunghi anni il Toro torna in Europa nel migliore dei modi. Allo Stadio Moccagatta di Alessandria i granata hanno battuto con un secco 3-0 gli ungheresi del Debrecen nel secondo turno preliminare di Europa League. In gol sono andati il capitano Belotti su calcio di rigore, Ansaldi su azione e Zaza con un colpo in di testa a fine gara.
Una partita, però, non è solo calcio giocato, ma anche preparazione, tifo e diffusione di contenuti, insomma tutti quegli aspetti che normalmente passano in secondo piano rispetto al risultato.
Oggi cercheremo di raccontarveli.

LA PREPARAZIONE
Una partita di calcio inizia con diversi giorni di anticipo: allenamenti e stadio vengono preparati almeno una settimana prima.
Per questo match il Torino ha cominciato gli allenamenti mirati già dal ritiro di Bormio. Rispetto agli ungheresi, la formazione granata ha cominciato più tardi la preparazione quindi bisognava recuperare il gap fisico il più in fretta possibile, con numerose sedute atletiche. Nei giorni immediatamente precedenti alla partita, la squadra prepara anche la parte tattica per battere l’avversario.

LO STADIO
Il Toro non ha potuto giocare nel suo stadio: infatti il campo del “Grande Torino” aveva bisogno di essere rizollato a causa dei concerti estivi che lo hanno rovinato, quindi la società ha dovuto traslocare per una sera al Moccagatta di Alessandria.
Lo stadio dei grigi, nonostante fosse stato ristrutturato poco più di un anno fa, aveva bisogno però di alcuni lavori per poter ospitare una partita di Europa League: in primis andava aumentata la capienza, quindi sono stati posizionati circa 2.000 seggiolini per portare i posti a sedere da 4.000 a 6.000. L’impianto andava anche “rivestito”, per questo il Torino ha preparato degli striscioni granata con il proprio logo da apporre sopra le gradinate.
I giardinieri hanno poi preparato il campo annaffiandolo abbondantemente, visto il caldo torrido che in questi giorni si è abbattuto sul Piemonte sud orientale. Infine sono stati preparati e installati i tabelloni pubblicitari fissi e preparata la sequenza per quelli a Led.

COMUNICAZIONE E SICUREZZA
La comunicazione, in particolare sui social, negli ultimi tempi è diventata fondamentale, per questo tutte le grafiche vengono preparate prima di ogni match, per poter essere usate all’occorrenza. Tutto si svolge in tempo reale con foto, video pubblicati sui canali ufficiali delle società.
Ultima, ma non per importanza, la preparazione del piano per la sicurezza di tifosi e squadre. Per organizzarlo vengono fatte varie riunioni tra Prefettura, Questura, società e Comune per stabilire quali vie chiudere per consentire ai tifosi di raggiungere l’impianto e poi uscirne, quali percorsi far fare ai bus delle squadre, quanti steward impiegare all’interno dello stadio, quanti membri delle forze dell’ordine devono scortare le formazioni e i tifosi ospiti.

IL TIFO
Il tifo è una delle componenti principali di una partita, quella che anima e dà colore a uno stadio. La tifoseria granata è da sempre una delle più “calde” d’Italia, ma, affinché tutto si svolga per il meglio non ci si può affidare solo al cuore: qualcosa va  preparato prima.
Come prima cosa va studiata e realizzata la coreografia. Questa si deve adattare perfettamente agli spalti, senza lasciare “buchi”; per questo gli Ultras hanno optato per un grande striscione, rigorosamente granata, che ha coperto la curva nord e recitava “Con noi non sarai mai solo”. È stata preparata anche una dedica all’ex mister del Toro, Sinisa Mihajlovic, recentemente colpito dalla leucemia.
Prima di affollare gli spalti, alcuni tifosi vengono lasciati entrare nell’impianto per poter posizionare gli striscioni dei vari gruppi, i tamburi, le bandiere e predisporre la coreografia. Una volta superati i cancelli, la parte dominante diventa la passione e in base a essa vengono lanciati i cori.

NELLA PANCIA DELLO STADIO
Cosa accade quando le squadre arrivano allo stadio?
I giocatori cercano di concentrarsi ripassando quanto provato in allenamento o provano ad alleggerire la tensione ascoltando musica, scherzando tra di loro o con i giornalisti. Nello spogliatoio predisposto dai magazzinieri si preparano e vengono “catechizzati” un’ultima volta dall’allenatore prima di imboccare il tunnel che porta al campo.
È tutto pronto, la partita può cominciare.

 

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Categorie: Sport

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