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19 Novembre 2019

I racconti di “Buonanotte? Buon lavoro!”: Laurentiu, panettiere

Non vorrebbe fare un mestiere diverso né ora né mai. Un’altra storia di giovani lavoratori e volontari che tutte le notti svolgono attività indispensabili per il benessere della comunità

Alessio Colella

Laurentiu panettiere

Laurentiu, panettiere      (foto di Federico Mereu)

Il suo odore è inconfondibile, un profumo di quelli che si sentono per la prima volta da bambini senza farci troppo caso e che è destinato ad accompagnarci per tutta la vita. Spesso capita di passare nelle vicinanze di un forno e di essere travolti dalla fragranza. Dietro quelle mura, decine di persone lavorano tra le fiamme e la farina per realizzare un prodotto classico, che non manca mai sulle nostre tavole: il pane.

Laurentiu Bulai, 32 anni, di professione fa il panettiere. Nato in Romania, si è trasferito in Italia quindici anni fa e ha trovato lavoro proprio in uno dei forni cittadini. È stato il primo mestiere che ha affrontato una volta arrivato a Torino, è rimasto affascinato da questa vera e propria arte e non vorrebbe fare un mestiere diverso né ora né mai. La necessità si è trasformata in passione.

È difficile lavorare di notte, il fisico può risentirne, specie all’inizio, dopodiché subentra l’abitudine. Mentre fa il pane pensa sempre a sfornarlo al momento giusto per soddisfare le aspettative della gente che al mattino andrà in panetteria. Il piacere di portare il prodotto sulle tavole di tutti è tanto, anche se il prezzo da pagare è quello di lavorare nell’ombra. Il suo ricordo più bello da panettiere? Scherzosamente risponde: «Quando mi hanno assunto».

 

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Categorie: Lavoro

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