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27 Dicembre 2019

I racconti di “Buonanotte? Buon lavoro!”: Martina, infermiera

In pronto soccorso impara tutti i giorni. Un’altra storia di giovani lavoratori e volontari che di notte svolgono attività indispensabili per il benessere della comunità

Luca Ferrua

Martina infermiera

Martina, infermiera (foto di Federico Mereu)

Sono le dieci di giovedì sera e Martina vorrebbe uscire, magari per andare a ballare lindy hop, invece fra mezz’ora inizierà il suo turno all’ospedale Maria Vittoria.

Lei è una di quelle figure tanto invisibili quanto fondamentali: fa l’infermiera turnista in pronto soccorso. «Questo è un luogo dove le persone arrivano spaventate – ci racconta – non è sempre facile». Il suo primo approccio a questo mondo è avvenuto sei anni fa, quando presa la laurea ha cominciato a girare per il Piemonte alla ricerca di una realtà lavorativa stabile e stimolante.

È una persona attiva e sorridente, le piace mettersi in gioco e, in questo, il pronto soccorso le ha offerto grandi soddisfazioni e bellissimi ricordi: «Qui si impara tutti i giorni» e anche se le emergenze all’inizio la mettevano in ansia ora si sente più tranquilla e sicura di sé.

Adesso ha adattato le proprie amicizie alle esigenze di lavoro e non si preoccupa troppo per il futuro. Anche se il turno notturno non è sicuramente il suo favorito, preferisce concentrarsi sugli aspetti positivi: ha infatti sempre un weekend libero al mese e grazie alla rotazione riesce a guadagnare mezza giornata libera da dedicare ai suoi interessi.

«Questo lavoro deve piacere – dice Martina sorridendo – ma sicuramente non mi vedo da nessun’altra parte».

 

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