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11 Dicembre 2019

9 itinerari per scoprire la street art a Torino

A partire dalla nostra rubrica sull’arte urbana, abbiamo realizzato una piccola guida in italiano e in inglese con alcuni percorsi attraverso i quartieri della città, per cogliere le opere più famose e gli scorci meno conosciuti

Alice Dominese

Copertina "La street art a Torino"

La guida “La street art a Torino” raccoglie 9 itinerari in città

Camminare per le strade di Torino è un’esperienza artistica e questo progetto, che raccoglie alcuni itinerari urbani della street art, ne è la prova tangibile.
Finestra sulla cultura underground, la città è luogo di sperimentazione, di ricerca e di espressione che grazie alle opere murarie, alle installazioni e alle sculture si realizzano a pieno nel contatto con i passanti.

Da anni infatti, numerosi artisti della scena nostrana e internazionale hanno trovato a Torino un laboratorio ideale per creare forme d’arte originali, capaci di catturare l’occhio anche in uno spazio di osservazione trafficato, caotico e spesso confusionario come quello di una città brulicante.

Così, camminare per le vie del quartiere Aurora è l’occasione per incontrare una balena fatta di rifiuti; attraversare Borgo Campidoglio permette di superare le pareti degli edifici grazie a dipinti che sfruttano il tromp l’œil per portare lo sguardo in altri luoghi, mentre Vanchiglia ospita le forme del cubismo come manifesto dell’uguaglianza di genere.

Dalle periferie al centro, l’attività artistica dei murales a Torino coinvolge a macchia d’olio ogni edificio come strumento di riqualificazione e di valorizzazione dei quartieri, ma anche come testimonianza di messaggi potenti che parlano – fra gli altri – di diritti, interculturalità, natura, lotta alla povertà, critica al consumismo, inquinamento e memoria dei luoghi e delle persone. Tutto nella street art coinvolge la città: i materiali usati per le opere sono quelli che popolano la realtà urbana, come i metalli, il cemento, la pittura, ma anche i rifiuti e i prodotti di scarto; i muri, le strade, le piazze e le persone sono le tele e le cornici che le ospitano.

Come un caleidoscopio sul mondo, la città nel tempo si è colorata e arricchita dei contributi di autori visionari fra cui Arnaldo Pomodoro, l’artista belga Roa – la cui donnola gigante scruta il Lungo Dora Savona – Peeta con il suo Big trash animal sotto forma di orso in San Salvario, fino alla Fontana Igloo di pietra e neon di Mario Merz in corso Mediterraneo.
L’opuscolo si propone di illustrarli, senza dimenticare gli itinerari per conoscere da vicino Barriera di Milano, Pozzo Strada, Parella, Santa Rita e Mirafiori, quartieri diventati vere e proprie tele di immagini oniriche e testimonianze artistiche della propria storia.

L’arte urbana non potrebbe esserci senza un ambiente circostante capace di fare da teatro a ciò che l’artista vuole esprimere e, allo stesso tempo, è la città a venire riscritta da un’opera che cambia il rapporto con lo spazio e con le persone che lo percorrono.
Per prendere parte a questa grande esperienza artistica che è Torino può essere utile una mappa: gli itinerari descritti in questa piccola guida si propongono quindi di accompagnarvi alla scoperta della città aiutandovi a cogliere le opere più famose, ma anche quegli scorci che potrebbero sfuggirvi.

 

Leggi e scarica la guida in italiano.
L’opuscolo sarà presentato e distribuito sabato 14 dicembre durante la Festa di Natale all’InformaGiovani (via Garibaldi 25).

 

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Categorie: Scoprire Torino

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