Home » Ambiente » La seconda vita degli abiti, tra vintage e beneficenza

13 Febbraio 2020

La seconda vita degli abiti, tra vintage e beneficenza

Alcune proposte a Torino per rinnovare il guardaroba senza rinunciare alla moda, al risparmio e alla solidarietà

Adriana Scatolone

Manichini dalle spalle in su senza testa con abiti e accessori vintage e radio d'epoca

A Torino sono molte le occasioni di acquisto di abiti usati e vintage

In un mondo frenetico e proiettato al consumismo spesso si ritiene che l’unica soluzione per rinnovare il proprio guardaroba sia fare dello shopping nei negozi di tendenza, alla ricerca del capo dell’ultima collezione. Ma quanti di noi, guardando una vetrina o sfogliando una rivista, hanno pronunciato la frase “è tornato di moda” o quante nonne hanno sostenuto che la nostra gonna nuova fosse proprio uguale a una che indossavano ai loro tempi?
Si parla spesso di corsi e ricorsi della storia, concetto applicabile anche alla moda. Per stare al passo dunque, non è necessario aspettare le nuove collezioni, ma ci si può approcciare a uno shopping vintage: ecco quindi alcune delle soluzioni che Torino offre per prepararsi al meglio a un cambio di stagione all’insegna dell’usato, del risparmio e perché no, della beneficenza.

FARE SPAZIO FACENDO BENEFICENZA
Il primo passo da compiere quando ci si accinge a rinnovare l’armadio è disfarsi degli abiti che non si vogliono più tenere. Se questi risultano ancora in buone condizioni, sarebbe un vero peccato e un grandissimo spreco buttarli via. Ad esempio l’Amiat mette a disposizione su tutto il territorio della città dei cassonetti bianchi in cui si possono portare gli abiti usati puliti: in parte questi saranno rivenduti sui mercati esteri, in parte riutilizzati come stracci, filati e imbottiture nelle industrie; il ricavato della vendita sostiene i lavoratori svantaggiati che si occupano della raccolta.
Un altro servizio è quello offerto da Abito (via Santa Maria 6/i) progetto organizzato dall’Associazione San Vincenzo. Qui i cittadini possono donare il loro vestiario di stagione in buone condizioni: chi ha bisogno potrà andare direttamente in negozio per scegliere ciò che preferisce; l’inutilizzato invece è destinato come materia prima di una sartoria popolare la cui gestione è affidata a persone in difficoltà economiche e volontari, che ripareranno i capi usati e ne confezioneranno di nuovi. Ancora, non si può non citare il Sermig che nella sua sede in piazza Borgo Dora 61 ritira ogni giorno della settimana abiti usati lavati.

SHOPPING SOSTENIBILE
Due progetti di moda sostenibile, questa volta finalizzati sia al ritiro di abiti sia alla vendita al grande pubblico, sono Humana Second Hand e Humana Vintage, che si trovano rispettivamente in corso Vittorio Emanuele II 41 e in via Pietro Micca 14. Questi negozi offrono il servizio di raccolta in loco (non più di un sacchetto per volta, abiti anche non di stagione) e in appositi cassonetti gialli che si trovano nella zona Sud di Torino; chi invece vuole fare shopping troverà a prezzi molto competitivi capi alla moda e articoli che spaziano dallo stile anni ’60 a quello anni ’90. Con il ricavato si finanziano progetti di aiuto nel Sud del mondo e in Italia negli ambiti dell’istruzione, dell’infanzia, della tutela della salute e della sicurezza alimentare.
Un’altra scelta sostenibile è fare spese presso Da capo, aperto da qualche mese in via della Consolata 8/d e selezionato come uno dei migliori progetti di innovazione sociale della Città di Torino all’interno dell’iniziativa Torino Social Factory. In questo negozio, in cui troviamo abiti di tutti i colori e tessuti e anche di marca, la parola chiave è dignità: quella di un abito usato che viene riconosciuto come nuova ricchezza da chi lo compra e quella restituita a donne in situazioni di fragilità che con i fondi ricavati dalle vendite sono ricollocate nel mondo del lavoro.

GRANDI FIRME
Se siete persone super alla moda o desiderate un abito o un accessorio particolare per una cerimonia, ma non volete spendere cifre esorbitanti, in città sono presenti diverse soluzioni.
Nelle sedi di Usato Firmato si possono portare i propri capi firmati griffati, che vengono esposti in negozio e dalla cui vendita si può ricavare una percentuale stabilita sul prezzo di listino; allo stesso tempo si possono acquistare capi dell’usato più esclusivo e veri accessori di design a prezzi molto contenuti.
Il secondo sabato di ogni mese in piazza Carlo Alberto viene invece allestito il mercatino Extravaganza, con molte bancarelle che vendono jeans, cappotti, abiti di stilisti del riciclo, pellicce e accessori di pelle. Infine, per gli amanti del lusso, in via Cassini 7 si può fare un giro da Lilli La Moda Ritrovata, showroom aperto il martedì e il giovedì in cui si possono trovare capi vintage intramontabili, firmati dai più grandi stilisti italiani e internazionali e un’esperta di moda pronta a consigliare.

 

Tag: , , , , ,

Categorie: Ambiente

Lascia un commento