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11 Marzo 2020

La Regola delle 4 R: Ridurre con Smat

Stando alla normativa vigente, un ciclo virtuoso dei rifiuti si basa su quattro principi: ridurre, riusare, riciclare e recuperare energia. Iniziamo con l’acqua potabile

Valeria Guardo

Punto acqua Smat

Secondo il rapporto dell’Ispra sui rifiuti urbani per l’anno 2019, nelle regioni del Nord Italia una persona produce annualmente 517 kg di rifiuti, registrando una crescita rispetto all’anno precedente che, nel caso del Piemonte, si attesta al +5.1% (la più alta d’Italia). Certo, la raccolta differenziata si sta affermando sempre di più nel nostro paese ma è sufficiente? Purtroppo no. Gli impianti di riciclo non possono far fronte, da soli, al problema. Ognuno di noi è responsabile della mole di rifiuti che produce e la cosiddetta “Regola delle 4 R” contenuta nella normativa attualmente in vigore  ci dice che bisogna ridurre, riusare, riciclare e recuperare energia da ciò che non è riciclabile.
In un ciclo di 4 articoli approfondiremo insieme il significato di ciascuna R. Come fare quindi per ridurre la quantità di rifiuti? Cominciamo dall’acqua che beviamo.

MAI SENTITO PARLARE DI SMAT?
La Smat (Società Metropolitana Acque Torino) assicura il servizio idrico integrato di Torino e di 289 comuni del Piemonte attraverso la progettazione, realizzazione e gestione di fonti di approvvigionamento idrico, con impianti di potabilizzazione dotati di tecnologie avanzate volti anche al riuso delle acque reflue urbane e reti di raccolta e impianti di cogenerazione e recupero energetico.
La Società garantisce un servizio continuo a tutto il bacino di utenza interessato (parliamo di 2.247.449 abitanti raggiunti) anche in caso di emergenza e assicura la salvaguardia delle risorse idriche e dell’ambiente grazie a un sistema di produzione e gestione del ciclo integrato dell’acqua riconosciuto tra i migliori in Europa e nel mondo.

PUNTI ACQUA SMAT
Sono impianti di erogazione realizzati per incentivare il consumo dell’acqua del rubinetto a scopi alimentari attraverso l’approvvigionamento di acqua di rete a “chilometro zero”, naturale o gassata, a temperatura ambiente o refrigerata. Nei comuni appartenenti alla rete di approvvigionamento si trovano in giardini, piazze o nelle vicinanze della metropolitana e rappresentano, tra l’altro, un’opportunità di riqualificazione degli spazi che li ospitano.
Grazie al controllo da remoto, i Punti Acqua sono monitorati da Smat in tempo reale, rilevando i volumi d’acqua erogati nonché il livello CO2 presente al loro interno per la produzione dell’acqua gassata, i dati tecnici di funzionamento dell’impianto e i parametri da questo derivati, quali la concentrazione di CO2 non immessa nell’ambiente e la quantità di plastica risparmiata attraverso una stima delle Tep (tonnellate equivalenti di petrolio).

VANTAGGI PER L’AMBIENTE E PER NOI
I vantaggi di attingere da un punto di distribuzione dell’acqua pubblico rispetto all’acquisto di bottiglie sono diversi: la Società ha calcolato che grazie a un Punto Acqua, con una normale attività di erogazione di circa 4.000 litri di acqua al giorno, sia possibile un risparmio di circa 1 milione di bottiglie di plastica all’anno.
Ciò costituisce sicuramente un vantaggio per l’ambiente, tuttavia ci sono aspetti positivi anche per la nostra salute e la sicurezza alimentare, perché la qualità dell’acqua erogata è garantita dai controlli che i laboratori del Centro Ricerche Smat effettuano quotidianamente partendo dai centri di produzione, di trattamento e infine sulle reti di distribuzione nei diversi comuni. Non da ultimo, a beneficiarne è anche il portafogli: infatti dai chioschi è possibile prelevare gratuitamente l’acqua naturale e a un costo simbolico di 5 centesimi/litro e 0,5 per quella gassata.

SMAT È SMART!
Mettiamo il caso che vogliate riempire la vostra borraccia o qualche bottiglia di vetro con dell’acqua gassata: è davvero necessario arrivare al Punto Acqua con i centesimi contati? Ovviamente no. È possibile registrare la propria carta di credito/debito presso qualsiasi Punto Acqua Smat inserendola nell’apposito Pos e successivamente trasferire un piccolo credito su un “borsellino virtuale”, ricaricabile ogni volta che si esaurisce il credito.

 

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Categorie: Ambiente

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