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30 Aprile 2020

Coltivare un orto sul balcone

Vasi, terriccio e semi: sono pochi i materiali necessari per un hobby sostenibile che regala verdure a km zero e insegnamenti sul valore della pazienza

Fabiana Re

Vasi con piantine visti dall'alto

Non è difficile creare un orto sul balcone

Le settimane di quarantena, confinandoci tra le mura domestiche, ci hanno fatto indagare tratti ignoti della nostra personalità. All’improvviso ci siamo riscoperti panificatori, fanatici dell’allenamento aerobico, avidi lettori. E ora? Mentre fuori dalla finestra le giornate si fanno più lunghe e tiepide, si sente il bisogno di un hobby che ci porti fuori dalla nostra stanza, ma pur sempre in sicurezza.
Spalancate allora la porta del balcone, respirate a pieni polmoni l’aria della primavera torinese (i cui livelli di inquinamento sono calati per effetto del lockdown) e sfoderate il vostro pollice verde che forse finora avete tenuto ben nascosto: è giunto il momento di dedicarsi al cosiddetto “urban gardening” e coltivare un piccolo orto sul balcone.

GLI STRUMENTI
Il kit iniziale dell’aspirante agricoltore urbano è composto da pochi ma essenziali materiali. Questi si possono reperire nei supermercati più forniti e nei vivai, che in tempo di Covid-19 spesso effettuano consegne a domicilio; esistono inoltre vari siti su cui ordinare online tutto l’occorrente per il giardinaggio.
La lista della spesa è breve. Dovrete ovviamente investire nell’acquisto di vasi (in terracotta o plastica) o ampie fioriere. Immaginatene la disposizione ideale sul balcone, tenendo a mente che per le piante aromatiche sono sufficienti vasi di 30 cm di altezza, mentre ortaggi più importanti avranno bisogno di una profondità di 50 cm. Occorre poi dotarsi di un buon sacco di terriccio, magari biologico, e di una paletta. Guanti da giardinaggio e annaffiatoio sono extra – potete facilmente sostituire il secondo con una bottiglia e scegliere di sporcarvi le mani – ma di sicuro contribuiranno a calarvi nei panni dell’ortolano modello.

COSA COLTIVARE?
Una volta radunati i materiali fondamentali, è ora di decidere quali vegetali coltivare. Una decisione da non prendere “di pancia”: magari adorate le zucchine, ma sarebbe una pessima idea ospitare in un angusto balconcino questi ortaggi, le cui piante possono raggiungere dimensioni di tutto rispetto.
Un buon coltivatore urbano dev’essere realista e valutare attentamente ampiezza ed esposizione al sole del proprio “campo”. Un balcone ben esposto si presta alle coltivazioni più disparate: via libera a melanzane, carote (in vasi profondi!), lattughe e pomodori. Le piante aromatiche, come melissa, menta e basilico, si adattano anche a balconi esposti a nord o all’ombra. Immaginate la bontà di un piatto di spaghetti al sugo realizzato con i frutti del vostro impegno: pomodori che sanno di sole, basilico dal profumo fresco e penetrante.

PIANTARE E CURARE
La poesia racchiusa nel miracolo di un minuscolo seme che, messo a dimora nella terra, si trasforma in una pianta è innegabile. Tuttavia questo processo naturale richiede tempo e talvolta può non andare a buon fine. I coltivatori urbani ansiosi di vedere in fretta i risultati del loro nuovo hobby possono allora optare per una scorciatoia e acquistare piantine da travasare invece dei semi. Questa è la scelta ideale per chi è alle prime armi e garantisce buoni risultati con il minimo impegno.
Il vostro piccolo orto da balcone richiederà comunque cure costanti. Dovrete dimostrare ai vostri ortaggi amore e fedeltà, il che significa essenzialmente una cosa: acqua. Irrigate le vostre piante al mattino o dopo il tramonto e considerate questo momento come un appuntamento quotidiano immancabile.

IMPARARE DALLE PIANTE
Secondo un monitoraggio della Coldiretti gli acquisti di semi, piante e fertilizzanti hanno subito un’impennata durante la quarantena. Sempre più italiani riscoprono il verde, che sia in giardino o sul balcone. Non è difficile capire il perché.
I cicli della natura insegnano il senso del tempo e la virtù della pazienza. Non potrete esercitare pressioni sulla vostra piantina di pomodoro affinché vi doni in fretta i suoi frutti: dovrete aspettare e ciò renderà gli ortaggi ancora più deliziosi. Questa attesa non è una calzante metafora della quarantena?

 

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Categorie: Ambiente

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