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3 Giugno 2020

Donatori si diventa

Da InformaGiovani una pagina web con informazioni dettagliate per donare sangue e midollo osseo e dare il consenso per organi e tessuti

Silvia Bruno

Braccio con ago infilato per donazione sangue, mano che stringe planisfero

C’è sempre bisogno di donazioni di sangue

È della scorsa settimana la notizia dello studente 18enne milanese a cui sono stati trapiantati entrambi i polmoni, danneggiati irrimediabilmente dal Covid-19. Unanime soddisfazione del mondo medico e grande gioia per la famiglia del ragazzo, ma non si sottolinea mai abbastanza l’importanza del donatore, che con la fine della sua vita ha permesso a un’altra persona di continuare a vivere.

La donazione di organi, tessuti, sangue o midollo osseo è una delle scelte più altruiste che si possano fare, ma segue regole e protocolli precisi, come si legge nella pagina di TorinoGiovani a cura di InformaGiovani.

Nel caso dello studente lombardo, i polmoni arrivano da un paziente deceduto in un’altra regione (il registro dei trapianti è nazionale) che presumibilmente in precedenza aveva manifestato il proprio consenso a donare dopo la morte organi – anche eventualmente reni, cuore, fegato, pancreas, intestino – e tessuti come cornee, cute, ossa, valvole cardiache e vasi sanguigni. Questa volontà può essere manifestata in vari modi: aderendo a un’associazione di donatori, compilando il tesserino blu del Ministero della Salute oppure con una dichiarazione inserita nella carta d’identità elettronica, rilasciata al medico curante o anche semplicemente scritta in carta libera. Se la persona non ha lasciato indicazioni in merito la scelta può essere fatta dalla famiglia.
Diversamente da altri tipi di donazione, quella di organi e tessuti non ha limiti di età e avviene dopo l’accertamento della morte encefalica del paziente, cioè passato il periodo di tempo stabilito per legge dalla constatazione della distruzione di tutte le cellule del cervello, mentre però vengono mantenute la respirazione artificiale e la circolazione del sangue.

È quest’ultimo a cui però si pensa più spesso quando si parla di donazione. È una sostanza che non si può creare artificialmente e di cui c’è sempre bisogno. Ogni anno all’inizio dell’estate sono molte le campagne che invitano a donare sangue, perché statisticamente diminuisce il numero di chi lo fa abitualmente.
Si tratta di persone che devono avere una serie di requisiti, primi fra tutti la maggiore età e un peso superiore ai 50 Kg. È inoltre necessario essere in buona salute – condizione accertata tramite visita medica – e non avere comportamenti a rischio (uso di droghe, abuso di alcol…), temi su cui sarà necessario compilare un questionario e sostenere un colloquio.
Se si è ritenuti idonei si può donare ogni tre mesi rivolgendosi ad associazioni come l’Avis, la Croce Rossa e la Fidas e per chi lavora è prevista una giornata di riposo retribuita.
Sempre a proposito di sangue, è utilissimo anche quello del tratto di cordone ombelicale eliminato dopo il parto, prelievo per cui è richiesto il consenso anticipato della futura mamma.

Avrete infine già sentito parlare dell’Admo – Associazione Donatori Midollo Osseo. È l’ente che in Italia promuove questo tipo di donazione, di cui si parla forse troppo poco. Invece è molto importante perché nel midollo osseo si trovano cellule staminali capaci di generare tutte le cellule sanguigne, perciò può contribuire alla guarigione di gravi malattie come la leucemia; dato però che fuori dall’ambito familiare la compatibilità fra paziente e donatore è di 1 su 100mila casi serve un numero elevato di persone disponibili.
Anche in questo caso chi dona deve pesare almeno 50 Kg ed essere in buona salute, ma avere un’età compresa fra i 18 e i 35 anni. Il prelievo avviene in anestesia totale o locale dalle ossa del bacino oppure, in determinate condizioni, dal sangue periferico.

Il corpo umano è meraviglioso e fragile allo stesso tempo. Abbiamo imparato a curarlo, ma in certi casi oltre alla scienza serve la generosità.

 

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