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5 Giugno 2020

Viaggiare dal divano: Castellana Grotte, Polignano a Mare e Alberobello

Dopo L’Avana e Minorca, concludiamo il nostro giro del mondo in una parte di Puglia che unisce bellezza naturalistica, poesia e Patrimoni dell’Umanità

Valeria Guardo

Abitazioni bianche a strapiombo sul mare - Polignano a Mare

Polignano a Mare

Ci sono luoghi che offrono il meglio durante una sola stagione e poi sembrano assopirsi, quasi cristallizzarsi durante il resto dell’anno, e luoghi per i quali v’è sempre un buon motivo per fare le valigie. Tra questi ultimi c’è la Puglia, che non lascia mai insoddisfatto nemmeno chi vi si trovi solo di passaggio.
Arriviamo all’aeroporto di Bari Palese con il volo da Torino e qui affittiamo un’auto per poterci muovere durante la nostra permanenza. Ci troviamo all’interno di un “triangolo delle meraviglie” dove i colori scuri della terra e degli ulivi si mischiano al candore delle case in pietra e all’azzurro del mare, tra le città di Castellana Grotte, Polignano a Mare e Alberobello. Per pernottare scegliamo la prima, tranquilla cittadina che offre, tra l’altro, la possibilità di trovare un bed and breakfast a prezzi contenuti.

LE GROTTE DI CASTELLANA
A circa 1,5 km dal centro abitato e alle porte della Valle d’Itria si trova un complesso di cavità sotterranee di origine carsica tra i più spettacolari d’Italia. Le grotte si stendono per 3.348 m nel sottosuolo, con il punto di massima profondità che raggiunge i 122 m. All’interno, gli ambienti sono stati battezzati dagli speleologi con nomi originali ed evocativi. Il percorso inizia dalla Grave, la prima e la più vasta grotta del complesso, fino ad arrivare a quella che è considerata la più bella, la Grotta Bianca, così denominata per lo splendente colore dell’alabastro.
Le grotte furono scoperte nella loro interezza tra il 1938 e il 1939 dallo speleologo Franco Anelli e dall’autoctono Vito Matarrese; quest’ultimo proseguì autonomamente l’esplorazione anche dopo il termine della spedizione ufficiale ed è a lui che si deve la scoperta della Grotta Bianca.
Prima di allora nessuno si era avventurato così in profondità: anticamente infatti, l’apertura della Grave era vista dai castellanesi come una sorta di accesso all’Ade poiché, all’imbrunire, si potevano veder uscire da essa stormi di pipistrelli avvolti da una nuvola di vapori, che gli abitanti ritenevano essere le anime dei suicidi.

POLIGNANO A MARE
A pochi minuti in auto da Castellana Grotte si trova la seconda tappa del nostro tour: Polignano a Mare. Poco più che un borgo, questa cittadina è famosa soprattutto per aver dato i natali a un’icona mondiale della musica italiana, Domenico Modugno.
Appena arrivati, ci dirigiamo subito alla statua a lui dedicata. Il monumento è posizionato in modo da non dare le spalle né al centro abitato né al mare e raffigura il cantante con le braccia aperte e il vento che gli soffia in volto e quasi si può sentirlo esclamare “Meraviglioso” – titolo di una delle sue canzoni più famose – dinnanzi a tutto ciò.
Da qui, scendiamo le scalinate che portano a una terrazza naturale in roccia dalla quale si possono vedere il mare nella sua bellezza, il bianco centro storico e Cala Monachile. Si tratta di una piccola insenatura sovrastata da due imponenti pareti rocciose a strapiombo sul mare e deve il suo nome alle foche monache che originariamente si riversavano numerose sulla sua spiaggia.
Proseguiamo verso il centro passando sotto l’Arco della Porta e subito ci perdiamo tra gli stretti vicoli imbiancati e colmi di poesia, letteralmente dipinta sugli scalini, le porte e le facciate delle case da Guido il Flâneur, pseudonimo di un intellettuale barese che negli anni ‘80 si innamorò del luogo e decise di trasferirvisi.

ALBEROBELLO
Il nostro viaggio finisce con la visita al luogo simbolo della Puglia nel mondo: Alberobello. Vi sarà capitato infatti, di vedere associate al nome della regione le immagini dei famosi trulli, tipiche abitazioni coniche in pietra a secco e lastre che anticamente venivano usate come rimessa per gli alimenti o ricovero temporaneo dai lavoratori agricoli. Proclamate Patrimonio dell’Umanità, alcune di queste costruzioni recano simboli religiosi in cenere bianca che, insieme alla forma del tetto e alla sfera presente sulla sommità, si riteneva avessero il potere di scacciare le influenze maligne e la sfortuna.
Il momento ideale per visitare Alberobello è il pomeriggio, per passeggiare tranquillamente tra i suoi vicoli e godersi il tramonto dal Belvedere Santa Lucia.

 

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Categorie: Vacanze-weekend

Commenti (1)

  1. Cosolazione ha detto:

    Questo articolo letto nella mia pausa pranzo mi ha alleggerito la giornata! mi ha trasportato in un sogno ad occhi aperti! Complimenti!!!!

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