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19 Giugno 2020

Solstizio d’estate ed eclissi di sole in un solo weekend

Nei prossimi giorni assisteremo a due eventi astronomici riguardanti la nostra stella. Ma quali sono le leggende e gli aneddoti legati a questi fenomeni?

Adriana Scatolone

Montaggio immagini sole vicino a nuvole ed eclissi di sole

Nel weekend ci sarà il solstizio d’estate e un’eclissi di sole

Le scuole sono finite, le temperature si sono alzate e le maniche delle magliette accorciate… tutti segnali che l’estate sta cominciando. In particolare, domani inizia un fine settimana in cui il Sole sarà il protagonista indiscusso. Quest’anno infatti il solstizio della stagione più calda cade eccezionalmente il 20 giugno e non il 21, precisamente alle 23.43 italiane. Il solstizio – dal latino sol “sole” e sisterefermarsi” – è il giorno in cui il Sole nel suo moto apparente lungo l’eclittica raggiunge il punto di declinazione massima. La definizione può sembrare complessa, ma il risultato è che stanno per arrivare il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno.
Il 2020 sarà molto particolare perché a poche ore di distanza ci sarà anche un’eclissi parziale di sole. Quest’ultimo si oscurerà poco dopo l’alba e sarà visibile in particolare nel Sud Italia. Anche al nord però, tutti gli appassionati potranno seguire l’evento perché il 21 giugno l’Unione Astrofili Italiani ne propone la diretta streaming con l’iniziativa Sun Day, per salutare l’estate astronomica.

Qual però è la storia di questi due fenomeni astronomici? Sin dagli albori della civiltà hanno dato luogo a numerose leggende e per il loro carattere sorprendente venivano considerati messaggi divini, diventando per questo occasione di riti e cerimonie sacre.

Nell’antichità le eclissi di sole stupivano e spaventavano gli uomini di tutto il mondo, tanto da essere descritte in numerose cronache e opere letterarie. La prima leggenda risale a ben 4.000 anni fa e vede come protagonista la Cina: il popolo credeva che il Sole venisse divorato da un drago e pertanto si armava per una vera e propria battaglia. Si scagliavano frecce verso il cielo con l’obiettivo di colpire il nemico, anche perché l’imperatore era considerato discendente del Sole e quindi non era ammissibile che quest’ultimo venisse oscurato.
Nel mondo greco del V secolo a.C. invece il poeta Archiloco scrisse un frammento in cui descriveva questo fenomeno affermando che, dopo aver visto venir notte a mezzogiorno, nulla gli sarebbe sembrato impossibile. Era un segnale di malaugurio, tanto che Omero fa tornare Ulisse a Itaca proprio durante un’eclisse solare: la sventura sarebbe ricaduta sui Proci rivali.

Anche il solstizio d’estate è legato a molti aneddoti. Gli antichi Romani organizzavano un evento di quattro giorni, dal 21 al 24 giugno: era la festa della Fors Fortuna, una sorta di Capodanno che si contrapponeva ai Saturnalia, celebrati durante il solstizio di inverno. In questi giorni il sole entra nella costellazione del Cancro, il “domicilio” della Luna e pertanto si celebrava il matrimonio tra l’astro e il suo satellite. Per questo motivo si svolgevano molti riti in cui venivano utilizzati fuoco e acqua, gli elementi simbolo dei due corpi celesti ed essendo dei giorni sacri se ne traevano dei presagi.
Il solstizio è ancora oggi molto sentito: basti pensare a come ogni anno migliaia di persone si riuniscano intorno alle pietre di Stonehenge, in Inghilterra, per vedere il primo raggio di sole illuminare il trilite centrale.

Anche Torino e i suoi dintorni hanno aneddoti legati al primo giorno d’estate. Se ci pensiamo bene, noi festeggiamo ancora il solstizio e lo facciamo attraverso la Festa di San Giovanni. Non è un caso infatti che il giorno natale del patrono della nostra città sia stato fissato proprio il 24 giugno: in questo modo si ricollegava ai giorni di festa dei riti precristiani. Il tradizionale Farò deriva infatti da alcune cerimonie pagane, come quella di bruciare nel fuoco delle erbe vecchie per controllare da che parte cadesse la fiamma e per accogliere le erbe del nuovo anno.
Infine, a essere protagonista di una curiosità legata al solstizio è la Sacra di San Michele: essa è uno dei sette santuari dedicati a questo Santo che, collegati, formano una retta immaginaria che taglia in due l’Europa, dall’Irlanda a Israele. Molti fedeli percorrevano la Linea Sacra di San Michele non meno di pellegrinaggi più conosciuti come il Cammino di Santiago. Ebbene, la particolarità è che il giorno del solstizio d’estate la traiettoria di questa retta è in perfetto allineamento con il percorso del sole che tramonta.

 

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Categorie: Cultura

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