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14 Luglio 2020

Nuove lauree magistrali a Unito: Scienze del Libro e Scienze delle Religioni

Per l’anno accademico 2020/21 il Dipartimento di Studi Storici ha attivato due corsi che vanno incontro ai bisogni della società contemporanea

Adriana Scatolone

Collage immagini biblioteca e rosone chiesa

Da quest’anno a Torino si potrà studiare Scienze del libro e Scienze delle religioni

Buone notizie per gli umanisti del futuro: a partire da settembre il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino inaugura due nuovi corsi di laurea magistrale. Si tratta di Scienze del libro, del documento e del patrimonio culturale e di Scienze delle religioni. Di cosa trattano e quali opportunità offrono ai futuri studenti?

Il primo è una novità assoluta non solo per Torino, ma colma un vuoto su tutto il nord Italia. L’identità complessiva del corso di laurea si può riassumere con tre parole chiave: passato, presente e futuro. Infatti i libri, i testi scritti che si possono trovare negli archivi e gli oggetti del nostro folclore in generale sono contestualmente tracce di memoria del passato, mezzi indispensabili per comprendere i nostri tempi e utili per prefigurare l’avvenire.
Si può scegliere fra tre curricula: l’archivistico, il biblioteconomico e quello più generale del patrimonio culturale. Alla base del percorso formativo vi è una prospettiva interdisciplinare che prevede corsi di ambito storico, umanistico e letterario, diritto e culture della gestione e dell’organizzazione di imprese ed eventi. La tradizione delle materie teoriche viene poi unita all’innovazione e alla pratica: sono obbligatori almeno due o tre esami inerenti le digital humanities per incrementare le proprie competenze attraverso lo studio dell’informatica umanistica e ben quattro laboratori da svolgere nel corso dei due anni, realizzati grazie alla collaborazione con le più significative realtà del nostro territorio, ad esempio i Musei Reali, il Polo del ‘900 e la Fondazione Einaudi.
I laureati avranno inoltre i requisiti per poter essere iscritti negli elenchi nazionali dei professionisti del mondo culturale. Secondo un’indagine dell’Ocp – Osservatorio Culturale del Piemonte, nel 2018 gli occupati di questo settore erano 85.000 per un totale di 21.000 istituzioni del territorio. Oltre alle biblioteche e agli archivi, è importante lo sbocco nella filiera del libro, molto sviluppato a Torino grazie alla presenza di eventi come il Salone e le attività di promozione della lettura organizzate dall’amministrazione comunale.

Scienze delle religioni è invece un corso interdipartimentale che afferisce a Studi storici e a Filosofia.
L’obiettivo è quello di formare specialisti in grado di comprendere il fenomeno religioso in tutti i suoi aspetti. Anche qui la trasversalità è alla base dell’offerta formativa: si studiano discipline storico-religiose soprattutto di ambientazione mediterranea, asiatica e indiana, letteratura e linguistica; si approfondiscono una lingua straniera e materie di diritto, come quello canonico o gli statuti di realtà geografiche in cui la religione influisce su politica ed economia. Sono fondamentali inoltre scienze umane come antropologia, sociologia, psicologia e pedagogia.
Gli sbocchi lavorativi sono principalmente tre: l’ambito della comunicazione, laddove servano specialisti del fenomeno religioso, ad esempio per riviste o trasmissioni specialistiche; la gestione della mediazione interreligiosa in istituzioni pubbliche e private come scuole, sindacati, servizi sanitari e aziende multiculturali, per favorire la comunicazione e le relazioni tra realtà con religioni diverse; infine, si possono maturare i requisiti necessari per accedere alle classi di concorso per insegnare Filosofia e Scienze Umane o Filosofia e Storia.

Si tratta quindi di due nuove opportunità che uniscono la tradizione teorica degli studi umanistici con i bisogni della società contemporanea.

 

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Categorie: Università

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