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27 Luglio 2020

Archeologi per un giorno con il Progetto Orgères

Da oggi è visitabile lo scavo nel comune di La Thuile, gestito da studenti e professori di Unito che propongono diverse attività aperte a tutti

Adriana Scatolone

Persone che lavorano a scavo archeologico - progetto Orgères

Lo scavo archeologico di La Thuile

Immaginate di prendervi una pausa, organizzando una gita in Valle d’Aosta per godere di un pezzo inedito di storia, tra la frescura e la bellezza del paesaggio. Tutto questo è possibile grazie al Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Torino, che dal 2014 ha dato il via al Progetto Orgères, aprendo un cantiere di scavo nel comune di La Thuile, visitabile da oggi 27 luglio fino al 15 agosto.

Siamo a 1.665 m di altezza, alla confluenza tra il Vallon d’Orgères e il Vallon des Chavannes, su quello che in passato era un percorso alternativo alla strada che porta al passo del Piccolo San Bernardo, per raggiungere la Francia. Una zona che dunque pullulava di mercanti e pellegrini in transito, probabilmente abitata dalle prime guide alpine della storia.

Grazie al lavoro di un gruppo di studenti e aspiranti archeologi guidati dai docenti Maria Chiara Lebole e Giorgio di Gangi, si è scoperto che la cronologia di questo sito è molto vasta, dato che va dal I secolo d.C. fino al Settecento.
Questo arco temporale è scandito dalle quattro costruzioni riemerse: due muri di un edificio di età romana databile grazie ai ritrovamenti di una particolare ceramica di quel periodo, la sigillata; un ambiente rettangolare con un focolare di epoca altomedievale; una grande stalla bassomedievale in cui sono stati trovati anche dei resti ossei, a testimonianza che la comunità alpina viveva di allevamento; infine, una linea difensiva e una sorta di fortino di epoca moderna che servivano ai Savoia per difendere il Ducato d’Aosta dalla Francia.

Qui per tre settimane gli allievi hanno la possibilità di sperimentare che cosa significhi realmente essere un archeologo, imparando sia a scavare, sia a compiere tutte le altre attività necessarie allo studio. È dunque un cantiere di ricerca e di didattica e permette di vivere il lavoro di squadra in tutte le sue sfumature; sinergia tra i ragazzi, ma anche tra le varie discipline che sono complementari e fondamentali per comprendere il territorio.

Uno dei principi base del progetto è però la promozione di un’archeologia pubblica: le scoperte fatte da allievi e professori non rimangano un tema erudito da discutere nei laboratori e nelle aule universitarie, ma vengono presentate ai visitatori, così da poter restituire a residenti e turisti le notizie necessarie alla comprensione delle radici storiche del luogo. Pertanto, non solo lo scavo è aperto a tutti e gli studenti stessi sono pronti a farvi da guida, ma vengono organizzate numerose attività divulgative, anche grazie all’aiuto del comune di La Thuile.

Sulla pagina Facebook del progetto potete consultare il calendario e le informazioni per le prenotazioni. Tra le varie proposte, uno spettacolo di falconieri che animano la visita al sito con le loro esibizioni, una biciclettata per ammirare le bellezze del Vallon des Chavannes e scoprire le condizioni di vita della comunità alpina del passato e la caccia al coccio, una caccia al tesoro dedicata ai più piccoli, che giocando imparano a conoscere il mestiere dell’archeologo.
In più, numerosi momenti in cui potersi confrontare con gli studenti, ascoltando i racconti della loro esperienza, le emozioni di chi inizia a toccare con mano le tracce del passato che ha costruito la nostra esistenza.

Un progetto importante e originale, dunque, che mette l’archeologia alla portata di tutti.

 

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Categorie: Lavoro, Università

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