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17 Agosto 2020

Tornare bambini su una Panchina Gigante

Sono alte due metri e mezzo e si trovano in luoghi mozzafiato: stiamo parlando delle “Big Bench” ideate in Piemonte dal designer americano Chris Bangle

Fabiana Re

Panchina Gigante rossa davanti a panorama collinare

La maggior parte delle oltre 100 Panchine Giganti è in Piemonte

Lo sguardo perso a contemplare un paesaggio suggestivo. I piedi a penzoloni nel vuoto. Il corpo adagiato allo schienale di una panchina alta il doppio di voi, sulla quale vi siete arrampicati con una discreta fatica.

No, non siete un’Alice che nel Paese delle Meraviglie ha ingenuamente trangugiato la pozione con su scritto “Bevimi”. Non vi siete affatto rimpiccioliti: è la panca su cui state seduti a essere fuori misura. A ragione si è meritata il nome di Big Bench o Panchina Gigante, e insieme alle sue oltre 100 gemelle sparse per l’Italia richiama turisti incuriositi dalle sue inconsuete dimensioni.

Si tratta di un’idea del designer americano Chris Bangle. Celebrità del mondo dell’automotive grazie alle collaborazioni con Opel, Fiat e Bmw, vive con la moglie a Clavesana, piccolo borgo di 800 anime tra le colline delle Langhe tagliato fuori dai circuiti turistici. La mente visionaria di Bangle ha immaginato allora un modo per valorizzare il territorio che lo ha accolto e attrarre più visitatori, convinto della bellezza di quest’angolo del cuneese.

Con la sua esperienza di designer, nel 2010 progetta una panchina gigante e la colloca in un punto panoramico del paese: i primi visitatori non si fanno attendere, attirati dalla possibilità di guardare colline e vigne da una prospettiva diversa. Secondo Bangle, quando ci si siede su una panca gigante «si prova la sensazione di godersi la vista come se si fosse di nuovo bambini, si vive un’esperienza intensa, da condividere con gli altri».

Il successo del primo esperimento a Clavesana si traduce in un rapido proliferare di Panchine Giganti nei paesi circostanti. A 10 anni dall’installazione dell’originale, oggi ne esistono 106 e sono in costante aumento: buona parte di esse è concentrata in Piemonte, ma si trovano anche in territorio lombardo ed emiliano, più una in Basilicata.

Bangle stesso è stupito dalla risonanza che ha avuto il suo progetto: «Quello che ci ha colto di sorpresa è stato come le persone abbiano scoperto tramite la costruzione di nuove panchine il piacere di offrire un’esperienza apprezzata da altri», ha dichiarato in un’intervista all’Associazione 1000 Miglia.

Le Panchine Giganti si trovano sempre in luoghi dai paesaggi memorabili: i campi di lavanda di Cuccaro Monferrato, la piana torinese vista dall’altura di Monasterolo e il placido Lago delle Rane di Usseaux sono solo alcuni esempi.
L’elenco completo e aggiornato delle Panchine Giganti si trova sul sito di Big Bench Community Project, no profit promossa da Chris Bangle per supportare gli artigiani locali nella costruzione di questi complementi d’arredo fuori misura.

Online trovate le istruzioni passo a passo per realizzare una panca gigante, nonché i requisiti da rispettare.
La zona destinata a ospitare la futura Big Bench dev’essere infatti panoramica e accessibile al pubblico, meglio ancora se con una breve passeggiata. Fondamentale poi la provenienza dei fondi, che non devono essere erogati da casse pubbliche o comunali ma da sponsor privati. Nel rispetto di queste condizioni, Bangle mette a disposizione degli aspiranti costruttori i suoi disegni originali.

Un’idea insolita per quest’estate? Riscoprire il territorio piemontese organizzando un tour tra le Panchine Giganti della nostra regione. Per sentirsi dei viaggiatori a tutto tondo è anche possibile richiedere lo speciale Passaporto del progetto e collezionare i timbri di ogni panchina visitata.

 

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Categorie: Vacanze-weekend

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