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17 Settembre 2020

Alessandro Barbero, quando la storia diventa pop

Sul web sono numerosi i video, i podcast e le pagine social che raccolgono lezioni del medievalista torinese, divenuto ormai una piccola (e involontaria) celebrità di Internet

Adele Geja

Foto in bianco e nero di Alessandro Barbero

Lo storico Alessandro Barbero

Se la storia vi è sempre sembrata una materia noiosa, ascoltare qualche conferenza del professor Alessandro Barbero potrebbe farvi cambiare idea. Il suo successo sembra confermato dai numeri delle visualizzazioni dei suoi interventi su Youtube (più di 800mila ad esempio, per la vita sessuale nel Medioevo), e dagli ascolti del podcast a lui dedicato, che da mesi compare nei primi posti delle classifiche e che vi avevamo già consigliato.
Un bel risultato, se si pensa che sono lezioni di storia di circa un’ora, registrate in modo amatoriale dai fan del docente. Inoltre, non godono di alcuna promozione pubblicitaria né sono sponsorizzate da Barbero, che non è iscritto a nessun social network: si diffondono con il passaparola o tramite pagine e gruppi Facebook.

MA CHI É ALESSANDRO BARBERO?
Classe 1959, si è laureato in Storia medievale a Torino nel 1981. Dopo il dottorato alla Scuola Normale di Pisa e un periodo da ricercatore a Roma, dal 1998 insegna all’Università del Piemonte Orientale.
Tuttavia, all’attività accademica ha affiancato le carriere di divulgatore e di scrittore di romanzi storici, come Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo, ambientato all’epoca delle guerre napoleoniche, che nel 1996 gli valse la vittoria al Premio Strega. Risale invece al 2007 l’inizio della collaborazione con Piero Angela e Super Quark e la sua prima partecipazione al Festival della Mente di Sarzana, dove ogni anno tiene un seguitissimo ciclo di lezioni.
Oggi il professore partecipa a eventi, festival e conferenze in tutta Italia, è ospite fisso di Rai Storia e ha scritto negli anni numerosi libri di divulgazione.

LE LEZIONI
Dalle invasioni dei barbari alla battaglia di Caporetto, da Carlo Magno alle guerre di Indipendenza italiane: Barbero è apprezzato soprattutto perché racconta la storia nella prospettiva della vita degli uomini del passato, descrivendo i personaggi nella loro umanità, rendendoli più vicini al pubblico di oggi. Inoltre, dà grande importanza a chi non compare mai nel racconto ufficiale, come le donne, gli emarginati e le classi subalterne.
Grazie al suo indiscusso talento narrativo, le conferenze sembrano più uno spettacolo teatrale che una lezione universitaria: il linguaggio senza tecnicismi, il gusto per l’aneddoto, la narrazione ben costruita e il coinvolgimento del pubblico tramite un gesticolare ormai iconico rendono il racconto del passato avvincente e stimolano la riflessione sull’attualità.
Inoltre l’accuratezza e i riferimenti rigorosi alle fonti consentono a Barbero di smontare una serie di fake news storiche come quelle millantate dai neoborbonici, il revisionismo sulla Resistenza, o gli stereotipi che connotano il Medioevo come epoca arretrata.

IL PODCAST
Per capire meglio le dinamiche che hanno portato Barbero a diventare famoso sul web, abbiamo scelto di analizzare uno dei fenomeni più recenti, ovvero il Il podcast di Alessandro Barbero. Il creatore è uno studente di Ingegneria informatica, Fabrizio Mele, che in un post su Medium racconta la nascita del format campione di ascolti durante i mesi di lockdown.
L’idea nasce nel 2015, quando scopre e “divora” una dopo l’altra le 30 lezioni di Barbero al Festival della Mente allora disponibili su YouTube. Poiché di ognuna scarica il file mp3 per poi ascoltarlo più comodamente tramite il lettore musicale dello smartphone, gradualmente si ritrova ad avere numerosi audio contenenti lezioni di storia. Così, ormai “barberiano” a tutti gli effetti, nel 2018 apre il podcast, inizialmente solo per uso personale, da ascoltare anche sul cellulare.
Si iscrive poi a un servizio, Anchor.fm, che consente hosting e diffusione del podcast in modo gratuito e invia il feed anche a Spotify e a iTunes, “non sia mai che ci sia qualche altro pazzo che ascolta conferenze di storia in macchina o in metro”, scrive su Medium. I pazzi in realtà ci sono e continueranno a crescere esponenzialmente: in breve tempo gli ascoltatori si sono moltiplicati, diventando prima centinaia e poi migliaia al giorno; numeri enormi per qualsiasi podcast italiano, soprattutto perché ottenuti senza alcuna promozione sui social o sui giornali.
Di conseguenza, Mele ha aumentato il ritmo e tuttora carica regolarmente almeno una puntata a settimana con tutte le conferenze o interviste di Barbero disponibili in rete, curando la qualità degli audio, l’ordine della raccolta e aggiungendo una sua introduzione a ogni lezione.

 

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Categorie: Cultura

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