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17 Settembre 2020

Ultimi eventi all’aperto al Precollinear Park

La striscia verde di corso Gabetti, ex corsia del tram, da giugno è diventata luogo di incontro grazie a un progetto di Torino Stratosferica

Adriana Scatolone

Fermata autobus trasformata in luogo aggregativo e alberi con nastri appesi - Precollinear Park

Il Precollinear Park è in corso Gabetti

Prendete un’area trascurata della vostra città, ripensatela con creatività e sfruttatene al massimo le potenzialità con pochi ed economici interventi: ecco la ricetta per recuperare uno spazio pubblico e metterlo al servizio della comunità.
Vi sembra un’utopia? Sbagliato! Lo dimostra il progetto del Precollinear Park, sviluppato quest’estate grazie al crowdfunding dall’associazione no profit Torino Stratosferica.

Da fine giugno ai piedi della collina, da piazza Hermada a piazza Borromini, si estendono 500 m di verde al centro di corso Gabetti, dove fino a qualche anno fa passava il tram: oggi questa striscia è diventata un parco urbano, in cui molti cittadini hanno potuto passeggiare e ritrovarsi dopo tanti giorni chiusi in casa. L’atmosfera è festosa e colorata: panchine in pellet giallo, tavolini, bandierine che sventolano al sole e nastri colorati che pendono dagli alberi.

Per far conoscere il nuovo spazio nei mesi scorsi è stato organizzato un festival con incontri ed esponenti della cultura torinese, dai proprietari di alcune delle più famose librerie indipendenti cittadine ad autori del calibro di Fabio Geda. La manifestazione è quasi giunta al termine, ma ci sono ancora eventi fino a fine mese.
Stasera, per esempio, lo studio Ad Personam ha organizzato una sessione di workout funzionale all’aperto, martedì 22 si parlerà invece di giardini e natura urbana con la vivaista Anna Peyron. Infine il 29 settembre il tema sarà l’evoluzione musicale torinese, con l’esperto e “spacciatore” di dischi Maurizio Blatto.
La prenotazione è obbligatoria e tutte le informazioni si trovano sulla pagina Facebook di Torino Stratosferica.

Come è nata l’idea del Precollinear Park? Il progetto era stato presentato al festival Utopian Hours 2019 ed è il primo intervento a Torino di placemaking. Con questo termine si intende un tipo di progettazione a basso budget, che spesso si limita a essere una riqualificazione di uno spazio già esistente e non sfruttato a pieno, in modo da renderlo funzionale per i cittadini. Essi sono parte attiva del momento di progettazione e poi di gestione, in quanto determinano quali siano le necessità a cui si deve venire incontro.

Al festival dell’anno scorso sono state presentate altre proposte, che nascono con la stessa filosofia e riqualificherebbero diversi quartieri della nostra città. Visto il successo del nuovo parco precollinare, si spera che possano essere realizzate anche queste idee.
Nel caso ciò avvenga, tra qualche tempo ci troveremo a portare i bambini a giocare in un parco avventura nel parcheggio di piazza Sabotino, diventeremo campioni di cricket su un campo appositamente attrezzato costruito sullo spiazzo asfaltato a lato dell’ex Moi, coltiveremo alberi da frutto e piante aromatiche in un capannone abbandonato di Barriera di Milano e ci si troverà ad ascoltare musica e a bere qualcosa in una lounge a cielo aperto tra il Teatro Regio e l’Archivio di Stato.

Nel Piccolo Principe Antoine de Saint-Exupéry scriveva che “per ogni fine c’è un nuovo inizio”: Torino Stratosferica ci insegna che anche un luogo abbandonato, con passione e impegno, può rinascere e rivivere.

 

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Categorie: Scoprire Torino

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