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21 Settembre 2020

I misteri del Monte Musinè

A pochi chilometri da Torino si erge la montagna nota per le sue storie di streghe, avvistamenti Ufo e strani rituali esoterici

Gabriele Costa

Il Monte Musinè visto da un campo

Il Monte Musinè è da sempre luogo di storie e leggende

La montagna è considerata sin dall’antichità luogo di miti e leggende grazie alla sua forma protesa verso il cielo, simbolo di elevazione spirituale verso l’Assoluto. In Piemonte, e più esattamente in Val di Susa, troviamo uno dei più celebri esempi di questo tipo: si tratta del Monte Musinè.
Se le pietre potessero parlare, forse potrebbero rispondere ai numerosi misteri che circolano riguardo alle sporgenze rocciose della montagna: storie di avvistamenti Ufo, sabba maledetti e lupi mannari di cui periodicamente si torna a parlare e che l’hanno resa meta privilegiata degli appassionati di esoterismo e dell’occulto.

Quel che è certo è che la storia del monte è stata da sempre legata a riti sacri e tradizioni antiche: indagini archeologiche hanno portato al ritrovamento di tracce di insediamenti risalenti al II millennio a.C., con annessi numerosi reperti preistorici e le congetture su un probabile sito rituale sotto la vetta della montagna. Sul Musiné sono disseminate diverse tracce di megaliti che avvalorano la sacralità attribuita alla montagna, come nel caso delle “coppelle” scavate nella roccia, facilmente visibili durante la scalata, tipiche delle zone di cerimonie degli antichi druidi ma con segni anche recenti, dimostrazione del fatto che il luogo sia tuttora frequentato per cerimonie pagane.

Più suggestivi sono i menhir di notevoli dimensioni su cui sono incisi graffiti preistorici con disegni che ricordano astri del cielo e che secondo qualcuno fanno pensare addirittura a “incontri” con astronavi aliene.
Il più celebre episodio legato all’avvistamento di Ufo e fenomeni paranormali risale all’8 dicembre 1978, quando due giovani escursionisti raccontano di essere stati accecati improvvisamente da una luce fortissima. Uno dei due decide di seguirla e scompare. Quando il secondo ragazzo e le altre persone arrivate in soccorso lo ritrovano diverse ore dopo l’accaduto, il giovane è sotto shock, con una gamba ustionata e il battito cardiaco accelerato. La causa, secondo il suo racconto confuso, sarebbe da ricondurre a un incontro ravvicinato con alcuni esseri con la testa che ricorda un melone scesi da un’astronave a forma di pera che lo avrebbero toccato, paralizzandolo per diverso tempo. Suggestione o meno, di sicuro le testimonianze di incontri ravvicinati del terzo tipo sono state riportate costantemente nel corso degli anni, contribuendo ad arricchire l’alone di mistero sulla montagna.

Tornando indietro nel tempo, il Musinè sarebbe stato anche luogo di esilio di Erode, responsabile della strage biblica degli innocenti, condannato secondo la leggenda a sorvolare il monte alla guida di un carro infuocato per l’eternità. Alla base di questa credenza potrebbero esserci i fuochi fatui che ancora oggi qualcuno afferma di vedere apparire, come sinistri e minacciosi avvertimenti.
Il confine tra mondo esoterico e religioso del luogo è molto labile: proprio qui si dice che in epoca romana l’imperatore Costantino I abbia avuto la famosa visione della croce fiammeggiante (in hoc signo vinces), previsione della propria conversione e della vittoria contro Massenzio. In ricordo di questo leggendario evento, nel 1901 è stata eretta sulla cima del monte una grande croce bianca che troneggia silenziosa sulla roccia, in un clima spettrale e surreale, simbolo silenzioso di misteri ai quali non può dare risposta.
In alcuni scritti del ‘600 si raccontava inoltre che la vallata fosse percorsa da musiche e urla demoniache, mentre è dato per certo che la piana alla base della montagna fosse ritrovo delle “masche”, nome piemontese per indicare le streghe.

Legata all’esoterismo è anche l’iscrizione che si trova su una targa posta alle pendici del monte, che qualcuno collocò tra il 1973 ed il 1978, e che recita: “Qui è l’Una Antenna dei Sette Punti Elettrodinamici, che dal proprio nucleo incandescente vivo la Terra tutta respira emette vita. Qui operano le Astrali Entità che furono: Hatshepsut, Echnaton, Gesù il Cristo, Abramo, Confucio, Maometto, Buddha, Gandhi, Martin Luther King, Francesco d’Assisi, e anche Tu, se vuoi, alla fratellanza costruttiva tra tutti i Popoli. Pensaci intensamente, 3 minuti: Pensiero è Costruzione”.

Certo non tutti i misteri sono destinati a essere risolti ed è proprio questo, probabilmente, il grande fascino del Monte Musinè. Se siete quindi a caccia di avventure ai confini della realtà o semplicemente di una buona escursione in montagna, il leggendario monte valsusino fa al caso vostro.

 

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