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5 Ottobre 2020

La torta Savoia, un dolce regale

Al contrario di quanto si possa pensare è un noto dessert siciliano, dichiarato omaggio alla famiglia sabauda. Scopriamone insieme le origini e una ricetta

Gabriele Costa

Torta Savoia ricoperta di cioccolato da cui si taglia una fetta

La torta Savoia è un dolce tipico siciliano

Da nord a sud, il nostro paese conserva tradizioni che non cessano di stupire e destare curiosità ancora oggi. Costumi che si intrecciano tra di loro, unendo l’Italia da una parte e dall’altra nonostante le distanze geografiche.
La Sicilia, con la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, è stata per eccellenza nei secoli terra di dominazioni straniere e contaminazioni culturali che ne hanno irrevocabilmente segnato l’unicità. Non deve allora stupire se uno dei dolci meno noti fuori dall’isola (ma non certo per demeriti legati al gusto) del panorama gastronomico siciliano prenda il nome dalla dinastia che unì l’Italia: parliamo della torta Savoia.

I motivi dietro a questa scelta restano incerti e rientrano in una secolare diatriba tra Palermo e Catania, rivalità di origini antiche e radicata nella storia dell’isola. Secondo la versione etnea, la connotazione regale della torta sarebbe stata data da suore benedettine che più di 150 anni fa, in occasione dell’annessione della Sicilia al Regno d’Italia, avrebbero dato il nome Savoia al dolce in onore dei sovrani che avevano appena ottenuto la corona del Regno di Sicilia. Tra gli ingredienti, infatti, figurano proprio nocciole di origine piemontese.
Nel palermitano invece l’origine della torta ha addirittura una data: il 1713. In quell’anno Vittorio Amedeo veniva incoronato Re di Sicilia proprio a Palermo e il dolce sarebbe stato l’omaggio di un pasticcere del capoluogo siciliano.

Qualunque sia la verità, la torta Savoia rimane un dolce tipicamente invernale (un ulteriore riferimento al clima del Piemonte, così diverso da quello mediterraneo), con i suoi sottili strati di Pan di Spagna che si alternano al cioccolato e alle creme di nocciole piemontesi.
Con la sua ricca glassatura fondente, da non confondere con quella della torta Sacher, da ottobre a marzo viene esposta con fierezza sugli scaffali delle pasticcerie siciliane in cui troneggia con tutta la sua eleganza, quasi fosse la regina delle torte.

Per chi volesse cimentarsi nella sua realizzazione, ecco una facile ricetta.
Procuratevi 6 uova, 90 g di farina, 60 g di amido, 180 g di zucchero, 20 g di miele, 150 g di cioccolato al latte e 500 g di cioccolato fondente, 200 g di pralinato di nocciole; poi servono ancora 4 cucchiai di rhum, 15 g di zucchero a velo.

Iniziate preparando lo zucchero a velo e tritando le nocciole. Poi pesate farina e amido e mescolateli in una terrina.
Usate uno sbattitore (un minuto a velocità 5) per le uova e 150 gr. di zucchero, dopo aggiungete il miele e con le lame in movimento inserire amido e farina per 25 secondi, sempre a velocità 5; dividete il composto ottenuto in 8 parti uguali.
A questo punto rivestite il fondo di una teglia da 22 cm di diametro con carta da forno e versateci la prima parte del composto, livellando bene la superficie e infornando per 5-8 minuti a 150°. Ripetete l’operazione con le altre sette parti cambiando sempre la carta, ottenendo così 8 dischi di pasta.
Ora sciogliete 200 g di cioccolato fondente, il cioccolato a latte, unendo alla fine le nocciole, 1 cucchiaio di rhum e lo zucchero a velo. Mescolate e dopo averlo fatto un po’ raffreddare dividete il composto in 7 parti. Sciogliete lo zucchero rimasto nel resto del rum e stemperate con 4 cucchiai di acqua.
Adesso bisogna comporre la torta: mettete un disco di pasta su un vassoio, togliete la carta, spennellate con lo sciroppo di zucchero e rhum e spalmate con 1 parte di crema; adagiate il secondo disco e procedete come per il primo e così per gli altri. Finite con un disco di pasta.
Sciogliete il cioccolato fondente rimasto, fate raffreddare un po’ e spalmatelo sulla torta e sui bordi.
Infine lasciate riposare la torta per almeno due ore prima di servirla.

 

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Categorie: Cultura

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