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22 Ottobre 2020

A Utopian Hours si propone la Torino del futuro

Da domani a domenica alla Nuvola Lavazza il festival che mette a confronto urbanisti di tutto il mondo per una nuova visione di città

Valeria Guardo

Illustrazione Ponte Isabella Torino con scalatori, luci e piattaforme sul Po - Utopian Hours

Utopian Hours propone progetti innovativi per Torino

Un manifesto per rilanciare lo sviluppo urbano di Torino e un tema di attualità su cui costruire, insieme, un dibattito proficuo: il concetto di città, da più di un secolo pensata quale luogo ideale in cui vivere, ora sembra non esserlo più a fronte di fenomeni come l’inquinamento, il terrorismo e – non ultima – la pandemia. Come ci adatteremo?
Sono i fili conduttori della quarta edizione di Utopian Hours, il primo festival internazionale di city making in Italia, organizzato da domani a domenica alla Nuvola Lavazza dall’associazione Torino Stratosferica nel rispetto delle normative anti-Covid.

TEMI D’APERTURA
A fronte di un ricco e variegato programma , al centro del panel di apertura (alle ore 19) con Edison, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Camera di Commercio ci saranno temi legati a paesaggio urbano, funzionalità ed ecosostenibilità della Torino di domani, condensati in 10 proposte. Una è quella di progettare un lungofiume contemporaneo prendendo spunto città europee come Parigi o Copenaghen, promuovendo anche il “diritto al panorama” attraverso la costruzione di una piattaforma con vista dalla collina torinese.
Altre idee riguardano invece la creazione di un punto di agricoltura urbana in un’area industriale, la messa a disposizione di un’area di riforestazione in centro città per un piano di compensazione ambientale e la cessione del palazzo del Municipio nella visione di una Torino policentrica e di un’amministrazione itinerante nelle diverse circoscrizioni.

FUTURE URBAN TRENDS 2020
Nell’ambito dell’evento sarà presentata anche una ricerca sui Future Urban Trends, ovvero una selezione di 10 tendenze nell’ambito della progettazione urbanistica che rispondono agli interrogativi sul futuro delle città e su come cambieranno la mobilità, la privacy, il commercio, o il semplice essere “cittadini” in seguito a eventi inaspettati come l’attuale emergenza sanitaria.
Ad esempio, quale sarà l’impatto sociale del remote working sulla demografia urbana e sulla migrazione economica, ovvero: dove scegliere di vivere, ora che si può lavorare da remoto? Un altro trend riguarda la possibile rivoluzione nella mobilità urbana, con il trasporto terra-aria per riequilibrare il traffico su strada attraverso nuovi mezzi multicotteri elettrici di Uber Air, i taxi del futuro. E ancora, le sfide per il commercio di prossimità rispetto all’esigenza di salute pubblica e al distanziamento: si parlerà di nuovi servizi di consegna e tecnologie di riduzione di code come soluzioni per la salvezza di alcune attività oggi in crisi.

LE PROPOSTE DI TORINO STRATOSFERICA
In occasione di Utopian Hours 2020, le Visioni da Torino Stratosferica si arricchiscono di nuove proposte per il futuro della città. Tra queste, spiccano per innovazione e visionaria provocazione un parco industriale alla Thyssen Krupp, l’allagamento di Basse di Stura per creare una piccola Venezia, una “fattoria verticale” a Torino Esposizioni; un cubo per esposizioni al posto del monumento al Duca d’Aosta e un canale per connettere il sistema dei fiumi. Tutti progetti esposti in una mostra allestita sul ponte del Precollinear Park (ponte Regina Margherita) con 30 illustrazioni realizzate tra il 2017 e il 2019 da altrettanti studi di architettura torinesi, visitabile liberamente fino a fine 2020.
È il frutto del lavoro fatto ogni anno da Torino Stratosferica, che trasforma in immagini le più curiose idee emerse durante gli incontri collettivi con oltre 200 rappresentanti dell’industria creativa e culturale della città.

 

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