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5 Novembre 2020

Realizzare un video curriculum e sostenere colloqui a distanza

In un incontro online del Centro InformaGiovani l’esperta Paola Villa ha illustrato i nuovi strumenti e le modalità di selezione in un mondo sempre più digitale

Noemi Casale

Ragazza in videoconferenza davanti a portatile - video curriculum

Il video curriculum è sempre più diffuso anche in Italia

Si è svolto in streaming ieri, 4 novembre, l’evento organizzato dal Centro InformaGiovani di Torino dal titolo Selezioni 2.0: il video curriculum e i colloqui online, dedicato alle tecniche più innovative per cercare lavoro. L’appuntamento ha avuto come ospite Paola Villa, Executive Coach esperta in selezione, formazione e ricollocazione professionale.

Lo strumento al centro dell’incontro è stato il video curriculum, un metodo di ricerca del lavoro che sta prendendo sempre più piede anche in Italia. Si tratta di un filmato in cui si presenta se stessi, che permette di illustrare al meglio le proprie capacità comunicative; in particolare è una modalità molto utile alle risorse umane che si occupano di profili creativi e legati al marketing.
Presentare un cv di questo tipo, soprattutto in fase di preselezione, può essere positivo in molti aspetti per il candidato, perché è un’immagine viva che permette al selezionatore di avere un’idea chiara di chi abbia davanti. Questo strumento non sostituisce il classico curriculum cartaceo né la lettera di presentazione, ma è complementare e può davvero costituire l’asso nella manica per colpire il recruiter.

Paola Villa non ha lesinato consigli e indicazioni per ottenere un buon video: la durata non deve superare i 2 minuti, altrimenti rischia di annoiare. Poche parole scelte con cura e dette con chiarezza e altre in sovrimpressione daranno subito un senso di dinamicità al filmato e un’immagine curata sia della persona che della qualità del filmato, oltre a un’esposizione fluida, sono la chiave per mantenere alta l’attenzione.
Due consigli tecnici: scegliere un posto in cui ci sia una luce adeguata che non crei ombre intorno agli occhi e curare la qualità del suono utilizzando un buon microfono.

Che cosa dire? Una breve auto-presentazione e un inquadramento della posizione che si sta cercando sono un buon inizio, a cui può seguire una selezione delle proprie competenze principali (ossia il “saper fare”) da non confondere con le soft skill che è meglio aggiungere verso la fine, per poi raccontare le proprie esperienze e specificità. Una conclusione efficace può essere sottolineare i propri successi personali e le caratteristiche di spicco che ci vengono riconosciute dai colleghi o dagli amici.

Bisogna infine fare attenzione al montaggio del video. Eliminare i secondi in cui si aggiusta la webcam, i silenzi e le interruzioni è fondamentale per raggiungere un buon risultato. Esistono molti programmi o app di semplice utilizzo con cui si possono fare diversi tentativi per trovare la sequenza di montaggio che più ci convince. Quasi nessuno è abituato a stare davanti a una telecamera, perciò è importante fare delle prove, evitare di improvvisare ed esercitarsi a mantenere il contatto visivo con l’ipotetico interlocutore.

Un altro strumento che molto probabilmente sarà presto alla ribalta è l’InstaCv, cioè un profilo Instagram dedicato alla ricerca del lavoro. Per chi aspira a un’occupazione in campo creativo, artistico o comunicativo è essere un’ottima occasione per mettere in evidenza le proprie skill digitali e trovare un modo interessante di raccontarsi e mostrare all’azienda il valore che si può portare al loro business. In questo caso è molto importante collegare il profilo Instagram a quello LinkedIn, per permettere al recruiter di poter approfondire subito un profilo che ritenga interessante.

Sempre a proposito del social dedicato al lavoro e tornando alle modalità di selezione, Paola Villa ha spiegato che negli Usa LinkedIn ha cominciato a introdurre la funzione di “video introduction process”, ossia una procedura nella quale il recruiter pone alcune domande ai candidati ed essi rispondono con un video: è molto probabile che questa funzione verrà presto introdotta anche in Italia per migliorare la funzionalità del social network in relazione alla pandemia che stiamo vivendo. Motivo in più per iniziare a prendere confidenza con il video.

In un mondo sempre più digitalizzato, quindi, anche i metodi di ricerca del lavoro si stanno adattando. In Italia siamo leggermente più in ritardo rispetto ad altri paesi, ma i trend stanno arrivando anche da noi: non facciamoci trovare impreparati.

 

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Categorie: Lavoro, Tecnologie

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