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13 Novembre 2020

L’Assessorato della Gentilezza: una delega per un mondo migliore

In occasione della Giornata mondiale dedicata a questo atteggiamento scopriamo come dal Piemonte nomine e iniziative si siano diffuse in tutta Italia

Adriana Scatolone

Cuore diviso in pezzi colorati, logo Rete Assessori alla Gentilezza

In Italia esiste la Rete Nazionale Assessori alla Gentilezza

Una bella ricorrenza in un periodo così cupo: oggi, 13 novembre, è la Giornata mondiale della Gentilezza. La festività ha origini orientali: nasce a Tokyo, quando nel 1997 viene fondato il Wkm – World Kindness Movement, un’organizzazione internazionale che comprende 27 paesi e ha come scopo quello di ispirare le persone a una maggiore gentilezza, per creare un mondo più felice e più generoso. Anche l’Italia fa parte del movimento e dal 2000 ha fatto sua la celebrazione.

In questi giorni in cui ci si sente spaventati e amareggiati, è un bene ragionare sul termine “gentilezza”. Essere gentili non vuol dire solo ricordarsi di dire “per favore” alla fine di una domanda (cosa per altro doverosa), ma significa interessarsi al prossimo ed essere sensibili ai suoi problemi. Senza il riconoscimento di una fragilità altrui non può derivare un atto di aiuto, ed ecco dunque come la gentilezza sia fondamentale in una società e per questo debba essere incoraggiata sin dalla prima infanzia.

Per quanto riguarda la promozione di questo atteggiamento, il Piemonte vanta un primato. Infatti l’anno scorso il Comune di Rivarolo Canavese è stato il primo a riconoscere la delega dell’Assessore alla Gentilezza. Da quel momento, 95 municipi in tutta Italia hanno seguito questo esempio.
Ma come si arriva a questa carica e di che cosa si tratta? Qualsiasi assessore o consigliere comunale di minoranza o maggioranza può proporre al Sindaco la sua candidatura e ottenere l’incarico. Tutti i delegati si possono riunire nella Rete Nazionale degli Assessori alla Gentilezza, e riconoscere con un atto pubblico la nomina. La Rete ha il compito di promuovere e condividere le diverse proposte, favorendo la comunicazione tra comuni e regioni di tutta Italia. Le iniziative che si devono proporre durante l’anno di carica sono indirizzate in particolare ai bambini e al loro benessere, con l’obiettivo di creare una comunità unita e un senso di cittadinanza attiva, che sia in grado di maturare comportamenti di buon senso ed evitare l’esclusione di chi è più fragile.
Proprio perché sono i più piccoli i principali destinatari dei progetti proposti, spesso sono le scuole stesse che chiedono al Sindaco del proprio Comune di nominare un Assessore alla Gentilezza: si tratta dunque di un gesto che aiuta il contatto tra le nuovissime generazioni e le istituzioni.

Un esempio di iniziative realizzate in questi mesi è ancora un primato piemontese, che vede come protagonista il Comune di Quincinetto: qui a dicembre scorso è stata inaugurata la prima Panchina della Gentilezza. Si differenzia dalle altre prima di tutto per il colore, il viola, scelto perché da un punto di vista psicologico rappresenta la ricerca di equilibrio. Certo in questo periodo non è consigliabile farne uso per evitare contatti ravvicinati o assembramenti, ma l’obiettivo è quello di promuovere comportamenti che possano migliorare la nostra quotidianità: lasciare il posto a chi si è fatto male, chiedere scusa, suonare e battere le mani, sorridere al proprio vicino, perdonarsi, darsi un appuntamento.
Piccoli gesti, ma di estrema importanza, tanto che il messaggio è stato raccolto in molti comuni di tutta Italia.

 

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Categorie: Intercultura

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