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23 Novembre 2020

Mangiando si impara: come avere una corretta alimentazione?

Nell’incontro online organizzato dal Centro InformaGiovani lo scorso 19 novembre due dietiste hanno illustrato alcuni principi per nutrirsi in modo consapevole

Adele Geja

Contenitori con frutta, verdura e cereali

Un’alimentazione equilibrata comprende carboidrati, proteine, frutta e verdura

Una dieta non ha necessariamente lo scopo di far dimagrire, per mangiare sano non bisogna privarsi di nulla e un regime alimentare totalmente vegetale è possibile. Sono solo alcuni dei tanti temi poco noti approfonditi da Silvia Rodano e Francesca De Donà, le due dietiste relatrici dell’incontro online del Centro InformaGiovani svoltosi il 19 novembre dal titolo Mangiando si impara e dedicato alle buone pratiche per una corretta alimentazione.

COSA VUOL DIRE MANGIARE BENE?
L’appuntamento è iniziato dalla spiegazione etimologica del termine dieta, a cui di solito è attribuito un valore negativo, associato a un momento di privazione, ma che in realtà significa “modo di vivere”, “abitudine” e dunque stile alimentare salutare.
Inoltre, al contrario di quanto comunemente si crede, all’interno di una dieta bilanciata ci sono tutte le categorie alimentari: i parametri che fanno la differenza sono la quantità e la frequenza di consumo di ogni tipologia di cibo.

ALIMENTAZIONE ONNIVORA
Per illustrare il concetto di alimentazione equilibrata in un regime onnivoro le dietiste hanno utilizzato l’immagine della piramide alimentare, nella quale compaiono tutti i cibi, divisi in tre fasce di consumo, dal basso all’alto. Alla base ci sono i macro nutrienti presenti in ogni pasto principale: l’acqua (1,5-2 litri al giorno), la frutta e la verdura (5 porzioni al giorno) e i cereali. La seconda fascia comprende alimenti di assunzione quotidiana: latte e yogurt, frutta a guscio e semi oleosi. Nel terzo strato, disposti su livelli decrescenti di consumo settimanale, si trovano le fonti proteiche: legumi, pesce, carne, formaggi, uova, tuberi, patate. Nella fascia di assunzione occasionale ci sono invece i grassi animali come burro, margarina e strutto e infine dolci e snack confezionati.
Un altro schema grafico utile è il “piatto del mangiar sano” che, elaborato dalla Harvard Medical School, racchiude tutti i concetti della piramide, fornendo però un’indicazione più pratica di come debba essere composta una pietanza bilanciata. Il piatto è infatti diviso in 4 spicchi rappresentanti le proteine, i carboidrati, la frutta e le verdure, ovvero gli elementi che devono sempre esserci in ogni pasto.

ALIMENTAZIONE VEGETALE
La seconda parte della conferenza è cominciata parlando delle diete vegane, latto-vegetariane e latto-ovo-vegetariane, che, se ben bilanciate e pianificate, soddisfano i fabbisogni nutrizionali di tutti gli stadi del ciclo vitale. Anche in questi regimi alimentari si fa riferimento a un grafico a forma di piatto, con i macro nutrienti fondamentali (ovvero cereali, ortaggi, frutta fresca e secca), grassi insaturi di origine vegetale e cibi proteici (i soli legumi per i vegani, anche i latticini e le uova per i vegetariani).
Inoltre, è consigliabile integrare l’alimentazione con cibi contenenti calcio, ferro e Omega 3, oltre alle vitamine D e B12, utili anche per gli onnivori.

CONSIGLI PER TUTTI
In ogni caso, le dietiste hanno raccomandato di variare molto gli ingredienti, sperimentando anche prodotti meno diffusi nella nostra cultura. Ad esempio, nella famiglia dei carboidrati oltre alla pasta e al riso si possono provare il grano saraceno, il miglio, l’orzo o la quinoa, mentre per la carne non mangiare solo pollo o tacchino ma anche agnello, coniglio o cappone.
Altre indicazioni sempre valide sono quelle di rispettare la stagionalità degli alimenti, la loro territorialità e biodiversità, preferire i prodotti integrali, le carni magre e i cibi fatti in casa, sostituire ai condimenti spezie e aromi naturali e limitare il consumo di cibi confezionati o conservati.

LE ETICHETTE
L’incontro si è concluso con qualche consiglio su come leggere correttamente le etichette, vere e proprie carte d’identità degli alimenti, la cui analisi è l’unico modo che i consumatori hanno per fare scelte nutrizionali consapevoli.
Particolarmente importanti sono l’elenco degli ingredienti, la presenza di allergeni e la tabella nutrizionale, che indica la quantità di elementi come proteine, grassi o carboidrati su 100 grammi di prodotto e contenuta in ogni porzione.

 

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