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10 Dicembre 2020

Avanguardia dell’Ortica, giovani artisti in movimento

È da poco attivo anche a Torino uno spazio di confronto e di crescita dedicato a scrittori, pittori, grafici e creativi

Fabio Gusella

Collage di lettere con scritta Avanguardia dell'Ortica

L’Avanguardia dell’Ortica riunisce artisti e filosofi

Il termine avanguardia ci riporta a fenomeni artistici come il futurismo e il dadaismo, che nei primi decenni del Novecento servirono da trampolini di lancio per molti giovani artisti. Un secolo dopo, è nata l’Avanguardia dell’Ortica, un coagulo di scrittori, poeti, pittori, grafici e fotografi sorto due anni fa a Cagliari e appena approdato a Torino.
Per conoscere meglio il movimento (i cui componenti hanno tra i 20 e i 25 anni) abbiamo fatto una chiacchierata con il fondatore e direttore responsabile, il 24enne Lorenzo Corda.

Cominciamo dalla necessità da cui è nata l’Avanguardia, la sua spina dorsale, come la definisce Lorenzo: «La volontà esplosiva di un giovane artista di non rassegnarsi a subire passivamente la realtà precaria e nichilistica in cui vive, ma di esprimere artisticamente il proprio disagio».
Per reagire all’attuale «appiattimento della cultura e al disprezzo verso la curiosità – ci spiega Corda – un’avanguardia deve ridare credibilità alla filosofia, alla storia, all’arte, cercando di ricodificare quelle immagini nauseanti, straniere all’occhio del giovane di oggi, il quale ormai appare perso, dimenticato, escluso o autoescluso dalla complessità delle cose». Un progetto di slancio delle nuove generazioni, quindi, che come ci racconta il fondatore tenta di «porre in prima linea tale dedizione alla complessità, rigettando banalità e superficialità».

Sul sito leggiamo che “L’Avanguardia è un balcone dal quale affacciarsi sul mondo da un’antica prospettiva che oggi si rinnova” e a tale scopo il movimento condivide i contenuti artistici dei suoi collaboratori su Facebook e Instagram e progetta iniziative dal vivo che saranno presto lanciate anche a Torino.
Gli avanguardisti dell’Ortica sentono di condividere molto con il capoluogo piemontese: «Definirci come Avanguardia significa vivere realtà diverse, contrastanti, paradossali, dicotomiche: caratteristiche comuni anche a questa città mai passata, mai storica, mai contemporanea», osserva Corda, che dichiara l’intenzione di «proporre vari progetti al fine di presentarci e incastrarci in una realtà attiva a livello giovanile, politico e artistico». L’idea infatti è quella di lanciare mostre, caffè filosofici, distribuire poesia e informazione giornalistica lasciando sempre aperta la porta del confronto con altri movimenti già insediati sul territorio.

Per interagire con l’esterno serve una vetrina, per cui l’Avanguardia ha anche una rivista mensile, L’Ortica, orientata a formare giovani lettori e futuri scrittori. Nata in formato cartaceo per “ridare credibilità al profumo delle pagine sfogliate”, con l’arrivo del Covid si è momentaneamente trasferita online per poi sospendere le pubblicazioni in attesa di tornare su carta.
Cresce l’impazienza di «sfogliare un po’ di sana polemica», dice Lorenzo, che però chiarisce la natura dell’anticonformismo: «Non significa necessariamente andare controcorrente, né tanto meno collocarsi con rabbia, rancore e astio verso un qualcosa che non si comprende o non si vuol comprendere. La nostra posizione dev’essere il centro – continua – osservando attraverso una lente scettica e logica le immagini che ci avvolgono giorno per giorno».
Fra le pagine dell’Ortica troviamo contenuti spesso dedicati a temi di stringente attualità, come le vicende di Patrick Zaki e Giulio Regeni, o il concetto di “post-verità” portato alla ribalta dalle fake news. Informazione giornalistica e gusto artistico dialogano continuamente, perché come ci spiega il direttore: «Arte significa saper informare bene, saper scrivere bene, saper parlare di un fatto senza mai tralasciare l’opinione del giovane scrittore».

L’Avanguardia cresce di giorno in giorno ed è sempre alla ricerca di artisti «disposti a respirare con noi il nostro pensiero mai statico», afferma Lorenzo, che ci presenta alcuni dei modi in cui si può aderire al movimento: «Si può collaborare fornendo ai lettori un punto di vista differente e mai scontato, oppure si può essere membri, partecipando con dedizione, impegno, condivisione del proprio pensiero, attivismo e costante maturazione e crescita».
Siete pronti a pungervi con l’Ortica?

 

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Categorie: Cultura

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