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10 Dicembre 2020

M1 e macOS Big Sur, le novità in casa Apple

Il processore e il sistema operativo segnano un grande passo nella tecnologia dei Mac e gli utenti apprezzano come non mai

Noemi Casale

Logo Apple e scritta M1 su fondo nero con bordo colorato

M1 è il primo processore Apple per Mac

A giugno era stato promesso che entro la fine dell’anno sarebbe arrivato il primo Mac dalla Apple Silicon e poche settimane fa, durante una presentazione fenomenale, la promessa è stata mantenuta.
M1 è il primo processore prodotto dalla Apple, che ha portato le prestazioni dei Mac a livelli mai visti.

Nonostante la crisi mondiale nella quale ci troviamo, il Mac business è cresciuto del 30% negli ultimi mesi: sono i migliori risultati di sempre. Oltre il 50% di coloro che hanno comprato un Mac dava fiducia alla Apple per la prima volta e l’azienda ha ricambiato producendo un processore pensato appositamente per le proprie macchine.
Fino ad ora c’era bisogno di diversi processori per svolgere le molteplici attività possibili, mentre adesso tutte queste diverse tecnologie sono combinate in un singolo chip. Un livello unico di integrazione per una maggiore semplicità ed efficienza. Le varie sezioni del componente parlano direttamente tra loro, senza aver bisogno di copiare e trasferire dati da una parte all’altra e ciò velocizza moltissimo i processi. Così migliorate, le performance consumano più di un quarto di batteria in meno rispetto a qualsiasi altro computer presente sul mercato. Un importante lavoro è stato fatto anche sulla scheda grafica e sul lato sicurezza, con risultati ottimi.

Ma l’M1 non è l’unica novità: il sistema operativo macOS Big Sur, disponibile anche per tutte le precedenti generazioni di Mac, è rivoluzionario. Velocità altissima, zoom potenziato, la possibilità di avere sul Mac le app del telefono, un design pulito che mette i contenuti al centro della scena completano la rivoluzione. Lavorare in casa Apple su hardware e software ha permesso di creare una combinazione unica e rendere l’esperienza dell’utente ancora più incredibile.
Il nuovo processore è stato installato sul MacBook Air (ora ancora più leggero e veloce del 98% dei pc venduti durante l’anno scorso), sul Mac Mini – che diventa così il compact desktop più piccolo e performante sul mercato – e sul MacBook Pro, fondamentale strumento per chi lavora con video, foto e grafica.

Per citare un paio di novità, i microfoni sono stati migliorati e permettono di ottenere un audio estremamente pulito, oltre al fatto che si potrà facilmente lavorare su video di grandi dimensioni: innovazioni di vitale importanza per i videomaker e per chi produce musica.

Nei mesi che hanno seguito l’annuncio del lancio del primo processore prodotto in casa Apple sono state avanzate moltissime ipotesi su come sarebbe stato, sulle prestazioni che avrebbe avuto, ma la realtà ha superato ogni aspettativa. Dagli studenti che sognano una carriera nel cinema ad affermati professionisti che usano il Mac quotidianamente, tutta la comunità formatasi negli anni ha atteso con trepidazione questo lancio, accogliendo calorosamente quella che si pone come una vera rivoluzione.

Steve Jobs sarebbe fiero del lavoro che la sua azienda sta portando avanti: sempre affamata, sempre folle.

 

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Categorie: Tecnologie

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