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29 Dicembre 2020

Anno nuovo: piccola guida per buoni propositi di successo

Realismo, perseveranza e coinvolgimento emotivo sono gli ingredienti segreti per realizzare i propri progetti nel 2021

Fabiana Re

Quaderno pagine bianche e matita

A ogni dicembre facciamo buoni propositi per l’anno nuovo

Ultimi giorni dell’anno: è tempo di bilanci e propositi. Di riprendere in mano l’agenda su cui 12 mesi fa abbiamo scritto gli obiettivi da raggiungere, constatando probabilmente di non averli centrati tutti. Certo, questo 2020 ha mandato all’aria molti progetti e cambiato le nostre vite in modo radicale e inimmaginabile. Eppure quante volte, all’arrivo del nuovo anno, abbiamo promesso a noi stessi cambiamenti e sogni che sono poi rimasti nel cassetto?
Di fronte a ciò, la tentazione di rinunciare a ogni progettualità il futuro è forte. Numerosi studi di crescita personale ci vengono però in aiuto, suggerendoci come formulare degli obiettivi realistici per il 2021.

LA PAROLA D’ORDINE È “SMART”
Quale caratteristica contraddistingue un proposito efficace? In una sola parola, deve essere “smart”. Oltre a significare intelligente, in questo caso il termine è un acronimo che riassume gli attributi dell’obiettivo perfetto. Il concetto nasce negli anni ’80 nel mondo del management, per poi essere applicato nel campo della crescita personale.
La s di smart sta per specific. Un proposito dovrebbe essere ben specifico e suddiviso in micro-obiettivi: solo così potremo verificarne l’effettiva realizzazione; inoltre dev’essere misurabile (measurable). Per fare un esempio, non è sufficiente ripromettersi genericamente di leggere di più: occorre definire il numero di libri che intendiamo terminare.
Più difficile tradurre la a di actionable, che ci suggerisce di chiarire quali azioni bisogna intraprendere per raggiungere il nostro obiettivo. Questo deve inoltre essere realistico (realistic) e tener conto della nostra situazione di partenza, nonché del contesto. Per il 2021 meglio considerare le probabili limitazioni del Covid, fissando propositi che possano essere comunque mantenuti. Mai dimenticarsi infine di rendere le nostre intenzioni time-bound, stabilendo un termine entro cui realizzarle; il rischio dell’eterna procrastinazione è dietro l’angolo.

LA MOTIVAZIONE
Vi sono poi altri piccoli trucchi per indurre la motivazione a essere nostra alleata. Uno dei più efficaci fa ricorso alla fantasia e consiste nell’immaginare dettagliatamente come ci sentiremo quando raggiungeremo l’obiettivo che ci siamo posti. È l’aspettativa di una sensazione positiva a farci muovere, a spingerci giorno per giorno a intraprendere quelle piccole azioni che, sommate, ci conducono a mantenere i propositi stabiliti a inizio anno.
Per chi ha poca fiducia nella propria autodisciplina può essere utile mettere al corrente un partner o un amico delle proprie intenzioni per l’anno nuovo; i più spavaldi possono addirittura ricorrere ai social. L’importante è che ci sia qualcuno verso cui sentirsi responsabili e a cui si dovrà giustificare la nostra inerzia nel perseguire gli obiettivi annunciati.

IL POTERE DELLE PICCOLE ABITUDINI
C’è tuttavia chi sostiene l’inutilità della motivazione e della forza di volontà quando ci si propone anche di modificare un proprio comportamento: ciò implica un cambiamento sul lungo periodo che per sua natura non può essere time-bound. È il caso dei più classici buoni propositi, dal mangiare sano al fare esercizio fisico. Si può ricorrere allora al metodo delle “piccole abitudini” sviluppato da B.J. Fogg.
Nel suo celebre Ted Talk e nel libro Tiny Habits, Fogg rivendica il potere delle piccole azioni quotidiane, che “possono crescere rapidamente ma non richiedono sforzo”. Suggerisce così di raggiungere i propri obiettivi a colpi di abitudini all’apparenza insignificanti. Basta scegliere un gesto specifico da collegare al proposito da realizzare e ripeterlo in un preciso momento della giornata: lentamente questo diventerà un’abitudine ben radicata nella nostra quotidianità. Fogg ha sperimentato questo metodo su di sé, spiegando che ad esempio, imponendosi di fare delle flessioni ogni volta che usciva dal bagno, è riuscito a perdere peso senza andare in palestra.
Allora proviamo a far diventare il 2021 un anno “smart”, colmo di piccole buone azioni verso noi stessi.

 

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