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21 Dicembre 2020

Quattro film per un Natale d’altri tempi

Vi proponiamo alcune commedie natalizie in bianco e nero che hanno fatto la storia del cinema, per un’alternativa ai soliti classici che conosciamo a memoria

Gabriele Costa

Foto bn persone vicino ad albero di Natale - La vita è meravigliosa

La vita è meravigliosa (1946)

Si avvicina Natale e siamo già bombardati dalla pubblicità dei film che ogni anno puntualmente vengono trasmessi in tv o sui servizi on demand.
Ma cosa guardavano i nostri nonni prima dell’avvento di Netflix o addirittura della televisione? Vi proponiamo alcune pellicole natalizie facilmente reperibili online che potreste non avere visto, per qualche pomeriggio di visione alternativa, magari in compagnia di un buon panettone. Chi lo dice che il bianco e nero è superato?

LA VITA È MERAVIGLIOSA (1946)
Prima tappa obbligatoria di questa lista è quello che è considerato dalla critica il film di Natale per eccellenza. Nella cittadina di Betford Fall l’onesto e sfortunato George Bailey vuole togliersi la vita. Gli appare però il suo angelo custode nelle vesti del simpatico vecchietto Clarence Oddbody, angelo di Seconda Classe che per meritarsi le sue ali deve compiere una buona azione, quindi mostra a George come sarebbe stato il mondo se non fosse mai nato.
Delicata e profonda commedia dalle atmosfere dickensiane del maestro della commedia americana Frank Capra, con protagonista un James Stewart, straordinario nel passare dal pessimismo più cupo all’ottimismo più solare. È un film che parla dell’impatto positivo che possono portare su di noi e sugli altri i piccoli gesti quotidiani e sull’importanza di condividere il Natale con le persone care, oggi come non mai tema non scontato e di necessaria importanza.

SCRIVIMI FERMO POSTA (1940)
Non poteva mancare a questa lista Ernst Lubitsch, celebre per il suo “tocco” registico che faceva sì che le sue storie diventassero uniche e immutate nel tempo. Ne è dimostrazione questa pellicola, che negli anni non ha perso il suo smalto e riesce ancora a colpire con il suo romanticismo sincero e ironico, che ha ispirato nel 1998 la sua trasposizione ai giorni nostri, C’è posta per te con Tom Hanks e Meg Ryan.
Due commessi che nella vita non si sopportano – interpretati magistralmente da Margaret Sullavan e James Stewart – si scrivono lettere romantiche senza conoscere l’uno l’identità dell’altra. La vicenda si conclude proprio sotto l’albero di Natale, la sera della vigilia.
Efficace commedia che colpisce per la consueta precisione dei tempi scanditi dal regista, per la
caratterizzazione originale dei personaggi e le loro gag memorabili.

IL MIRACOLO DELLA 34A STRADA (1947)
Probabilmente conoscerete la storia dal remake del 1994, ma questo è il film originale. Il Babbo Natale che inaugura le festività ai grandi magazzini Macy’s di New York è ubriaco, così viene prontamente sostituito dall’astuta direttrice marketing Doris Walker (una brillante Maureen O’Hara). Quello che succede però rasenta l’assurdo perché Kris Kringle, il barbuto signore che viene scelto, dichiara di essere il vero Babbo Natale e riesce a vincere lo scetticismo di chi lo prende per matto, dimostrandolo anche davanti al tribunale.
Capolavoro della commedia fantastica di George Seaton ispirato allo spirito delle pellicole di Frank Capra, miscela sapientemente sentimento e umorismo, immaginazione e realtà. Ecco allora come alla genuina esaltazione della fantasia proposta dagli occhi dei bambini si contrappone la critica al consumismo di massa e a quei lavoratori per cui il Natale ha perso il suo significato “magico”. Scritto in maniera impeccabile, vinse per questo motivo gli Oscar per il miglior soggetto e sceneggiatura, insieme alla statuetta come Miglior attore non protagonista a Edmund Gwenn per la sua interpretazione di Babbo Natale.

PAPER MOON (1973)
Nel Kansas degli anni ’30 un truffaldino venditore ambulante di bibbie si mette in società con una vispa orfanella di nove anni che potrebbe essere sua figlia. Da questo improbabile incontro nasce un film on the road, che proietterà la coppia in un mondo da vecchia cartolina sbiadita, tra situazioni avventurose e un carosello di personaggi indimenticabili.
Capolavoro di Peter Bogdanovich e voluto omaggio al vecchio cinema americano, viene per questo girato in bianco e nero per richiamarne le atmosfere. Nelle intenzioni del regista non è una pellicola natalizia, ma la delicatezza con cui è raccontato il rapporto conflittuale ma profondo tra Moses e Addie, su cui si snoda l’intera vicenda, fanno del film una commedia nostalgica e in più di un’occasione perfetta per il periodo delle festività.
A rendere così autentico il legame tra i due personaggi contribuisce il fatto che i due attori nella vita reale erano padre e figlia, Ryan e Tatum O’Neal: in particolare quest’ultima per la sua interpretazione vinse l’Oscar come migliore attrice non protagonista a soli dieci anni, caso unico nella storia di Hollywood.

 

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Categorie: Cultura

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