Home » Lavoro » “Insegnare nuoto è un lavoro”

15 Novembre 2012

“Insegnare nuoto è un lavoro”

Lo sfogo di un giovane allenatore che ha trasformato l’amore per lo sport in una concreta occasione lavorativa e di crescita

 

Matteo Tamborrino

piscina

Sono molti i giovani che lavorano nelle piscine

Tempo di crisi, bisogno di reinventarsi, anche e soprattutto per i giovani. E allora perché non ripartire, per esempio, dalla propria passione per lo sport? Lo scrittore Martin Lower diceva, piuttosto impietosamente, che l’allenatore è «un uomo che guadagna il proprio pane con il sudore altrui». Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che senza il proprio sudore, cioè senza carisma e motivazione, l’allenatore non otterrebbe proprio un bel niente.
L’impegno e la convinzione sono essenziali in questo mestiere: è il caso di Andrea, studente ventiduenne della SUISM di Torino, che ci racconta la sua esperienza lavorativa come istruttore di nuoto di un team di giovanissime promesse. Un sogno diventato realtà.

Ogni allenatore ha la propria storia. Raccontaci la tua.
«La mia è una passione nata quando ero ancora piccolo. A cinque anni circa ho iniziato a frequentare l’ambiente della piscina; ma l’attrazione per il mondo acquatico ha sempre fatto parte di me. Come tanti bambini, però, non amavo frequentare le lezioni settimanali di nuoto e solo quando ho cominciato a gareggiare, a 13 anni, ho capito a fondo ciò che rappresentava per me lo sport del nuoto e quanto fosse essenziale l’allenamento. In seguito altre circostanze mi hanno allontanato dalla piscina, ma poi c’è stato il ritorno di fiamma quando a 18 anni mi sono perdutamente innamorato di una ragazza istruttrice di nuoto, guarda caso, proprio nella piscina nella quale mi ero allenato fino a poco tempo prima. Insomma, nel giro di pochissimi mesi la voglia di quell’ambiente è tornata. E pian piano il mio progetto si è realizzato».

Quali sono stati i passi che ti hanno condotto fin dove sei arrivato?
«Prima ho ottenuto il brevetto di Assistente Bagnante, poi quello di Istruttore e subito dopo sono arrivate le prime ore di lavoro sul piano vasca della Torino Nuoto. Col passare del tempo mi hanno affidato sempre più corsi, sempre più sfide, nuove e accattivanti. E accanto alle “gare lavorative” sono giunte anche valanghe di soddisfazioni. Ritengo che il mio sia un lavoro splendido, che riempie davvero di gioia. I bambini, d’altronde, ti trasmettono allegria, positività e anche voglia di metterti in gioco. Credo sia fondamentale vivere gran parte del proprio tempo accanto a loro, serve a sorridere, a ricordarsi cosa significa stupirsi e quanto a volte basti qualcosa di semplice per divertirsi, per esser felici. Io insegno loro cose nuove e loro mi aiutano a ripassare cose vecchie».

Cosa significa essere allenatori oggi?
«Sono profondamente convinto che gran parte dei ragazzi che si possono trovare ai bordi delle piscine non siano motivati e motivanti e questo perché il lavoro dell’istruttore di nuoto è visto come un qualcosa di temporaneo, un riempitivo per fare qualche soldino. Per dirla in altri termini, rappresentiamo spesso, agli occhi della persona comune, una figura di scarsa rilevanza, non saremmo “lavoratori seri”. Invece no, insegnare è un lavoro impegnativo, che richiede un dispendio di energie fisiche e mentali incredibile. Insegnare a persone poco interessate e in un ambiente poco stimolante è ancor più difficile e spesso, purtroppo, la situazione standard è proprio questa».

 

Link utili:
SUISM

Voi amate lo sport? Avete mai pensato che fare l’allenatore potrebbe essere la vostra strada?

Tag: ,

Categorie: Lavoro

Commenti (2)

  1. elena micalef ha detto:

    io nuoto da 20 anni come devo fare per diventare allenatrice senza conseguire la laurea al suism? visto che sono psicologa..

  2. fede ha detto:

    Salve ho letto l’intervista al giovane istruttore di nuoto e ciò mi ha spinto a fare una riflessione sulle opportunità di lavoro degli istruttori sportivi nel campo dell’animazione. Non solo le palestre o i centri sportivi, offrono opportunità di lavoro per gli istruttori sportivi ma ogni estate tour operator,organizzazioni vacanze, strutture turistiche, ricercano animatori e istruttori non solo di nuoto ma di varie discipline sportive, tanti giovani che possono trovare occupazione stagionale. Certo nessuno pensa che si possa fare l’animatore per sempre, però con la crisi del lavoro in atto,i giovani dovrebbero prendere in considerazione l’idea di lavorare nel periodo estivo come istruttori sportivi e animatori in centri estivi o villaggi turistici. Lavorarein ambito turistico seppur trattasi di lavoro stagionale e spesso poco remunerato, specie se si è alla prima esperienza ( in linea però con la triste situazione attuale) andrebbe però considerato, come uno dei tanti mezzi per entrare nel mondo del lavoro. E’ notorio il fatto che un giovane animatore entra in contatto, stringe rapporti di amicizia con tante persone e magari tra queste c’è proprio quella giusta .Parlo per conoscenza diretta del settore, da molti anni collaboro con Animandia.it che opera nel campo dell’animazione ed offre tante opportunità di lavoro in questo campo ed ho conosciuto tantissimi giovani che proprio grazie questa esperienza, hanno poi avuto l’occasione di fare il giusto incontro e adesso svolgono un lavoro a loro più congeniale. Un saluto Federico

Lascia un commento