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28 Febbraio 2012

Clownterapia: un sorriso per curare

A Torino inizia venerdì un corso di clownterapia: per alleviare le sofferenze altrui attraverso la risata e ritrovare il bambino che è in noi

Giosuè Pugliese

Clownterapia

La Clownterapia per guarire con un sorriso

Dal 2 al 4 marzo, l’associazione VIP Torino Onlus organizza un corso preparatorio di clownterapia nella nostra città. L’obiettivo è quello di dare delle basi teoriche a chi vuole portare momenti di serenità in realtà difficili come quelle ospedaliere, soprattutto ai pazienti più giovani.
Massimo Albano, presidente dell’associazione, sottolinea però che «il weekend intensivo non è altro che l’inizio di un percorso formativo che si rinnova ogni volta che si lavora in corsia, a contatto con le persone e con un continuo scambio umano».

L’ UNIVERSITA’ PER CLOWN
Il corso è tenuto da professionisti che si occupano di clownterapia da oltre un decennio e l’attività vera e propria si svolge sotto la supervisione di trainer volontari, che guidano i meno esperti.
La preparazione tocca diversi aspetti, essenziali per preparare psicologicamente e tecnicamente i futuri medici del sorriso. «L’aspetto psicologico è fondamentale – spiega ancora Albano – perché mira a rimettere le persone in gioco. Ognuno di noi, messo a contatto con situazioni di dolore, deve sapersi reinventare e trovare il bambino che ha in sé. Infatti essere bambini significa saper giocare e far dimenticare le sofferenze attraverso la delicatezza».
Non meno importanti sono l’aspetto metodologico (ovvero lo sviluppo di capacità di ascolto, fiducia e comunicazione non verbale con il paziente) e quello prettamente tecnico legato all’igiene, visto l’ambiente in cui il clown opera.

GIOVANI CLOWN IN CORSIA
Sempre più giovani si affacciano a questa attività e l’associazione basa la sua attività sull’idea che il circo sociale offra un’opportunità unica ai ragazzi di essere protagonisti, di condividere esperienze che possono stimolare il proprio percorso di crescita e, perché no, rivelare nuove prospettive di vita.
L’azione analgesica del sorriso è ormai provata scientificamente, ma l’aspetto fondamentale è quello umano, perché ogni giorno passato senza donare un sorriso è un giorno perso, anche se in questi casi la preparazione è fondamentale. Perché far ridere è una cosa seria

 

 

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