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6 Febbraio 2013

Virzì: “Il mio TFF sarà caldo e accogliente”

Da ieri il regista toscano è ufficialmente il nuovo direttore del Torino Film Festival: ecco le sue prime impressioni e aspettative

Nicola Veneziano

Paolo Virzì, nuovo direttore TFF

Il regista Paolo Virzì, nuovo direttore del Torino Film Festival

Ora c’è anche l’ufficialità: Paolo Virzì, il noto regista livornese, è il nuovo direttore del Torino Film Festival, che quest’autunno arriverà alla sua trentunesima edizione.
Durante la conferenza stampa svoltasi nella mattinata di ieri al cinema Massimo, uno dei cinema notoriamente più legati al TFF, Virzì ha dato qualche anticipazione su cosa aspettarsi dal suo festival.

“UN CINEMA SENZA CONFINI”
«Il TFF sarà un festival caldo ed accogliente – dice il regista – nei nove giorni di festival tenteremo di realizzare l’utopia di un cinema senza confini, dove il cinema popolare e quello d’autore convivono nello stesso luogo». Virzì è entusiasta della possibilità di poter lavorare in questa circostanza: «Il Torino Film Festival è una delle cose più belle che abbiamo nel panorama culturale italiano: è forse il festival più autentico e reale, fatto per spettatori veramente appassionati, non per gente che vuole solo apparire. Per anni il TFF è cresciuto, forse nemmeno voi torinesi vi accorgete di quanto in realtà esso sia importante: si tratta dell’unico Festival in cui, in tempo di crisi, gli spettatori sono aumentati».

OSPITALITA’ E 2.0
Un altro aspetto che Paolo Virzì vuole curare è l’ospitalità per gli artisti che parteciperanno, che – evitando parate di stelle su tappeti rossi – vanno festeggiati per il loro lavoro.
Altro punto fondamentale è l’incontro con il web: «Vorrei un festival 2.0, continuamente “connesso” e fruibile dagli utenti del web: su internet ormai ci sono centinaia di siti, webfanzine, blogger, mi piacerebbe vederli in una sorta di ring con i vari pezzi grossi della critica cinematografica, come la Detassis o Mereghetti, per favorire l’incontro e la discussione. C’è anche un canale YouTube che in questi mesi verrà sfruttato a pieno».

NEW HOLLYWOOD E ITALIA
Una delle novità del prossimo TFF è la retrospettiva, curata da Emanuela Martini, sulla New Hollywood, il “movimento-non movimento” che, dalle ceneri di una Mecca del Cinema in crisi di idee e personaggi, ha portato alla ribalta registi come Spielberg e Scorsese e attori del calibro di Dustin Hoffman, Al Pacino e De Niro. La retrospettiva si articolerà in due anni e comprende fra i settanta e gli ottanta titoli – scelti dalla Martini fra 115 film – girati fra il ’67 ed il ’76.
In ambito internazionale, si è parlato della possibilità di creare la sezione “Europop”, dove vengono messi in mostra i prodotti popolari (e quindi mainstream) dei vari paesi europei, che in Italia, salvo rare eccezioni – come il francese Quasi Amici – non arrivano nei cinema.
Un’altra novità di questa edizione riguarda la sezione “Figli e amanti”, che verrà sostituita da un breve ciclo di film italiani degli ultimi vent’anni, accompagnati da incontri con gli autori. Infine, sempre a proposito del cinema italiano, una seconda retrospettiva sarà dedicata ad un cineasta italiano, il cui nome non è ancora stato annunciato.

Link utili:
Torino Film Festival
Canale Youtube del TFF


Come giudicate la scelta del nuovo direttore? Andrete a vedere i film del prossimo TFF?

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Categorie: Cultura

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