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8 Marzo 2013

Lia Varesio e Teresa Noce, donne torinesi al servizio degli altri

In occasione dell’8 marzo il ricordo di due figure femminili che hanno donato la loro vita alla difesa dei diritti di tutti

Giosuè Pugliese 

Il simbolo della festa della donna, ideato tra le altre da Teresa Noce

Il primo “Woman’s day” fu festeggiato negli Stati Uniti nel 1909, non l’8 marzo ma il 28 febbraio, sull’onda di una conferenza dell’anno precedente, organizzata dall’“Internazionale delle Donne Socialiste” per chiedere il suffragio universale. Da quella prima presa di coscienza sulla discriminazione femminile sono passati solamente 104 anni: da allora molto è cambiato, ma si sentono tuttora gli echi di una mentalità con cui le donne hanno dovuto e purtroppo dovranno ancora lottare.
In occasione delle Festa della Donna, Digi.TO vuole celebrare il cambiamento che tutte le donne hanno saputo portare avanti  grazie alle loro energie e  la loro passione attraverso la storia di due grandi figure torinesi che incarnano l’ impegno e la lotta sociale per l’affermazione dei diritti di tutti: Lia Varesio e Teresa Noce, che fra l’altro è stata fra le ideatrici dell’adozione della mimosa come simbolo dell’8 marzo.

LIA VARESIO
Nata a Torino nel 1945, è stata definita l’”angelo dei barboni“.
Fin da piccola mostra una sensibilità particolare verso i temi sociali e la difesa dei più deboli, infatti partecipa ad attività di volontariato già in tenera età sotto la guida del padre.
Crescendo, decide di dedicare interamente la sua vita alla difesa degli ultimi, sia attraverso iniziative individuali che attraverso canali organizzati come la Fondazione Agnelli, per cui lavora come assistente sociale. A indirizzare questa scelta coraggiosa è un particolare episodio: un giorno camminando per strada Lia vede una donna in pessime condizioni che gridava nell’indifferenza della gente e si chiede come mai nessuno si fermasse, così le si accicina e presentandosi semplicemente, scoprendo che la donna è un’ex ospite di un manicomio e che non mangia da tre giorni.
Da quel giorno la sua opera di volontariato non si ferma più e sfocia nel 1980, quando fonda l’associazione Bartolomeo & C., che si occupa dei senza tetto, degli emarginati e a cui dedicherà tutte le proprie energie fino alla sua morte, avvenuta nel 2008.

TERESA NOCE
Teresa nasce a Torino nel 1900 da una famiglia operaia. Presto deve abbandonare la scuola ma continuerà ad imparare e studiare da autodidatta, sfidando la mentalità dell’epoca che non incentivava la voglia di istruzione femminile: basti pensare che in quel periodo solo circa 250 donne in tutta Italia accedevano a scuole superiori e università.
Ha una vita intensa e avventurosa: è tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, partecipa come volontaria alla guerra civile spagnola, viene internata in un campo di prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipa all’Assemblea Costituente italiana ed è una delle cinque donne entrate a far parte della Commissione speciale incaricata di elaborare e proporre il progetto di Costituzione da discutere in aula. Nel 1948 viene eletta nella prima legislatura del Parlamento, nel quale si distingue come proponente della legge per la “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri” che, sostituendo la precedente normativa in materia del 1934, costituisce la base della legislazione sul lavoro femminile fino alle leggi degli anni Settanta sulla parità tra donne e uomini.
Prima di ritirarsi dalla vita politica si dedica all’impegno sindacale diventando Segretario del sindacato delle operaie tessili, prima a livello italiano e poi internazionale.
Sei anni prima di morire, nel 1974 pubblica la sua autobiografia, “Rivoluzionaria professionale“.

Link utili:
Bartolomeo & C.

 

Conoscevate le storie di Lia Varesio e Teresa Noce? Cosa pensate dell’8 marzo?

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Categorie: Cultura

Commenti (1)

  1. Bonino gianni ha detto:

    Buongiorno, che grandi persone. Vorrei ricordare che Teresa Noce ha scritto un libro di ricordi suoi nel 1950: – Gioventù senza sole- Macchia editore- Firenze 1950-
    con, i prefazione, uno splendido pensiero:<>
    cordiali saluti

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