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26 Marzo 2013

Il volontariato che ti porta lontano

All’aperitivo informativo che si è tenuto lunedì 25 marzo all’Informagiovani di via delle Orfane si è parlato di volontariato all’estero

Nicola Veneziano

Aperitivo volontariato

Quello sul volontariato è stato il secondo dei tre aperitivi informativi dedicati alla formazione all’estero

Il 25 marzo il Centro Informagiovani di Torino ha ospitato il secondo appuntamento del ciclo di aperitivi informativi dedicati alle opportunità di formazione all’estero. Dopo lo studio – e prima del lavoro, tema dell’incontro del 15 aprile – si è parlato di volontariato. Molti ospiti si sono succeduti al microfono a raccontare la loro esperienza in giro per il mondo,  grazie alle associazioni che si occupano di volontariato internazionale.

DALL’ONU ALLA CINA
L’aperitivo è cominciato con il contributo video di Erika Guerra, studentessa di Scienze Politiche che sta attualmente trascorrendo l’anno accademico in Cina.
Oltre alla sua esperienza di studentessa dall’altra parte del mondo, nel filmato ha parlato di altre attività, non propriamente legate al volontariato, che ha svolto in ambito internazionale: una simulazione a Parigi del G8/G20, alla quale ha partecipato insieme ad altri studenti provenienti dai paesi che fanno parte delle due organizzazioni e un’altra simulazione dell’Assemblea Generale dell’ONU, questa volta in Corea del Sud, sempre con altri studenti provenienti da tutto il mondo.

UNA VITA PER IL VOLONTARIATO
Dopo è stato il momento di Sabrina Marchi, operatrice di RE.TE, una Onlus nata negli anni ’80 che affronta il tema della lotta alla povertà nei paesi del sud del mondo, soprattutto dal punto di vista agricolo, ambientale e sanitario. Il lavoro di Sabrina consiste oggi nella programmazione  e progettazione dei vari interventi di volontariato, ma per 10 anni, è stata una volontaria sul campo: “Molti mi chiedono soprattutto quali sono le possibilità per andare all’estero e agire in prima persona, ma è una cosa che uno si deve sentire dentro. Sul 100% delle persone che ci chiedono di partecipare solo un decimo di loro è pronto per partire, un’altra parte è invece più adatta a ruoli organizzativi, mentre la metà rimangono delusi. Partire per fare volontariato in Africa non vuole dire piazzarsi dietro una scrivania e dare ordini, ma anche prendere una pala e cominciare a faticare sul serio”.

IL SERVIZIO CIVILE PER TUTTI
La terza ospite dell’aperitivo è stata Alessandra Fontana, insegnante di italiano agli stranieri, che ha raccontato la sua esperienza in Palestina con lo S.C.I., Servizio Civile Internazionale. Le possibilità offerte dalla Onlus, nata negli anni ’20 e presente in 43 paesi del mondo, sono numerose: dalla collaborazione con enti locali all’educazione dei ragazzi, ai campi lavori nel sud del mondo. Le esperienze con lo S.C.I. coprono anche il territorio locale: in Piemonte vengono infatti organizzati dei camping, della durata di un week-end, a Castagneto Po, dove si collabora con una comunità di disabili mentali, aiutandoli nei lavori ortofrutticoli. Non è necessario andare in capo al mondo per aiutare il prossimo.

LO SVE
Lo SVE (Servizio Volontario Europeo), è stato invece raccontato da Carmelina Cristaldi e Chiara Morelli, due studentesse che hanno avuto l’occasione di vivere una lunga esperienza formativa all’estero: la prima in Bretagna, collaborando con un’associazione di disabili mentali, la seconda a Salisburgo, lavorando in un informagiovani.
Lo SVE è un progetto dell’Unione Europea rivolto ai ragazzi dai 18 ai 30 anni per promuovere la cooperazione e la coesione sociale tra i giovani. Le attività di volontariato organizzate sono numerosissime e ai giovani interessati si garantisce un supporto a 360°: corsi di lingua, vitto e alloggio, trasporti.

CISV E IL “MAL D’AFRICA”
L’ultima ospite dell’aperitivo è stata Laura Cabrio, che con la Ong CISV è stata per 11 mesi in Burkina Faso, dove dice di aver contratto il ‘mal d’Africa’. Laura ha preso parte a un progetto di sostegno in una cooperativa agricola, dove si metteva in pratica un nuovo tipo di microcredito, creato dalla FAO, chiamato warrantage, una sorta di garanzia per i piccoli agricoltori nelle zone più povere del mondo.

Link utili:
ong RE.TE
Servizio Civile Nazionale
SVE
Ong CISV

Vi interesserebbe fare volotariato all’estero? Se l’avete già fatto, avete voglia i raccontarci la vostra esperienza?

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Categorie: Formazione

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