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20 Dicembre 2011

Il natale dei volontari al Regina Margherita

Presenti 365 giorni l’anno, portano conforto ai bambini e aiuto ai genitori e diventano ancora più importanti nel periodo delle feste

Nicola Veneziano

Poche cose mettono tristezza quanto un bambino malato e nelle corsie dell’ospedale pediatrico Regina Margherita, oltre al personale medico, a prendersi cura dei piccoli pazienti ci sono anche i volontari, persone – anche giovani – di cui si parla poco ma la cui presenza in questi giorni di festa diventa ancora più importante.

CHI SONO
Non c’è nessun obbligo di turno per i volontari, quando sono disponibili entrano nei vari reparti a dare supporto morale con un gioco, un racconto o una semplice chiacchierata. L’importante è non andare mai troppo sul personale: se il piccolo – o il genitore, anche lui al centro dell’interesse dei volontari – vuole parlare dei suoi problemi, lo farà da sé.
Chi decide di impiegare il proprio tempo libero in questo modo parte da stimoli personali e diversi (si può essere spinti anche dalla semplice curiosità, o dalla stanchezza per tutte quelle attività che riempiono la vita senza darle un vero significato) ma il fine ultimo è cercare di migliorare la condizione dei bambini.
Diventare volontariato richiede ovviamente una preparazione: tutte le associazioni di volontariato (come ad esempio Avo, Casa Oz e Abio) prevedono un corso di formazione, dove chi si dedica a questa attività da anni insegna come interagire con i piccoli pazienti, cercando di non far pesare la loro condizione di degenti.

DUE ESPERIENZE
«Meglio dare che ricevere, perché quando dai ottiene sempre qualcosa in cambio», questo è quello che ci dice Gilberto, che da quasi un anno fa volontariato al Regina Margherita, da quando ha preferito aiutare il prossimo piuttosto che uscire solo in centro con gli amici. E di amici ne ha trovati di nuovi, soprattutto uno, un bambino di pochi anni, con una grave malattia e senza genitori: «Dalla prima volta che l’ho visto si è trasformato, prima non mangiava, era sempre triste… ora quando mi vede si illumina e ha ricominciato a nutrirsi».
Claudia invece è al Regina Margherita da sole tre settimane, appena è diventata maggiorenne ha seguito i corsi di formazione ed ora, sotto la supervisione di un tutor, si occupa dei reparti di pneumologia e nefrologia: «Non è la mia prima esperienza di volontariato, ma qui sono riuscita davvero a stare a contatto con le persone, creando un rapporto coi pazienti; ed è proprio vero che chi dà molto ottiene in cambio altrettanto».

Link utili:
Avo
Casa Oz
Abio

Avete mai fatto volontariato in un ospedale? Vi piacerebbe farlo?

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Categorie: Formazione, Lavoro

Commenti (3)

  1. Lina ha detto:

    Salve vorrei donare giocattoli nuovi e altri usati ai bimbi ricoverati al regina margherita ma non so a chi rivolgermi. Grazie

  2. Francesca ha detto:

    Salve
    Ma per la notte è il giorno di Natale se qualcuno volesse trascorrerlo con persone meno fortuna come può fare senza seguire corsi e cose del genere?
    Grazie

  3. Masciave' sabrina ha detto:

    Dove rivolgersi x fare volontariato

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