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2 Settembre 2013
Traffic, Torino tira le somme
Si è concluso sabato sera con grande successo il free festival svoltosi per la prima alle Officine Grandi Riparazioni
Valentina Esposito
Il festival gratuito alle OGR si è concluso con successo lo scorso sabato
Decima edizione per il Traffic Torino Free Festival, che quest’anno ha trovato spazio e espressione tra le pareti dell’ex spazio industriale, restaurato in occasione dei festeggiamenti per i 150 dell’Unità d’Italia e adibito a luogo d’incontro di culture e arti. Un’area ampia che da mercoledì 28 a sabato 31 agosto si è riempita di giovani in attesa di sentire le ultime novità in fatto di musica elettronica e non solo: in ogni angolo era organizzata una performance, una lettura o il perfezionamento dell’esposizione di una mostra. I pro e i contro dello spostamento dal Parco della Pellerina alla sede di Corso Castelfidardo sono stati ovviamente soppesati dal pubblico, che ha fatto sentire la sua presenza sia nei tutto esaurito delle serate sia sui social network.
IL FESTIVAL
La musica è stato il punto forte di tutto il festival che, soprattutto venerdì sera, ha fatto affluire praticamente tutti i giovani di Torino in un unico luogo per assistere a “Hai paura del buio?“, il nuovo progetto artistico di Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, che ha visto coinvolti oltre alla stessa band nomi importanti del panorama musicale italiano quali Marta sui Tubi, Daniele Silvestri e Il Teatro degli Orrori e tanti altri.
Traffic non è solo musica, tant’è che sempre nell’ambito del progetto di Agnelli sono stati inseriti un contest di poesia e alcune performance sia di danza che di altri ambiti artistici. Ogni zona delle OGR era dunque organizzata per ospitare gli artisti al meglio durante tutta la serata e per far scegliere a chi veniva ad ascoltare cosa sentire. Ad accogliere il pubblico c’era persino un’orchestra di liscio d’antan, di Enrico Gabrielli, decisamente apprezzata.
LE REAZIONI
Commenti positivi e negativi sono piovuti su quest’evento, sia dai social network che dalle prime impressioni lì, alle Officine.
Lo spazio chiuso certamente ha fatto si che non tutti potessero trovare posto per i concerti, ma comunque i torinesi sembra abbiano apprezzato la manifestazione in sé, visti i grandi numeri. I pareri sulle serate si rivelano quindi o molto positivi o molto negativi: «Uno spazio piccolo per una manifestazione così grande – racconta ad esempio Chiara, vent’anni – però è stato divertente, tutto sommato, passare una serata diversa. C’era la giusta atmosfera». Di sicuro a Torino un festival così non dovrebbe mai mancare.
Link Utili:
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