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14 Febbraio 2014

La nuova frontiera dei booktrailer

Intervista a Monica Rubinetti sul neonato progetto di startup editoriale pensato insieme alle colleghe universitarie Giorgia Bombieri e Marta Pennetta

Valentina Esposito e Giulia Porzionato

Ormai, si sa, il mondo dell’editoria, del cinema e della comunicazione in generale è sempre più spinto verso nuove frontiere, verso la digitalizzazione. Motivo per cui startup di ogni tipo stanno prendendo piede, nascono con l’idea di far nascere un progetto nuovo, di innovare la realtà del mercato, del business. Monica Rubinetti, giovane laureata, ci racconta dell’ideazione e della messa in pratica del progetto di startup, BT Maker, creato con le sue colleghe di università Giorgia Bombieri e Marta Pennetta, che ha come fulcro la creazione e la diffusione di booktrailer, video dedicati ai libri e al mondo dell’editoria.

Innanzitutto cosa sono i booktrailer e quali competenze sono necessarie per realizzarli?
«Il booktrailer è un trailer che viene realizzato per pubblicizzare un libro, quindi attraverso l’utilizzo di suoni, parole e soprattutto immagini sintetizza il contenuto del libro stesso, cercando di ricrearne l’atmosfera. Per poter fare un booktrailer bisogna saper fare dei videoclip e avere la passione per la lettura».

Com’è nato il vostro progetto?
«Il progetto BT Maker è stato pensato a seguito dell’esperienza formativa del Prix Italia nel settembre 2013, che ci ha permesso di relazionarci con un ambiente di professionisti del settore televisivo e cinematografico. Siamo state tra i componenti della giuria studenti, valutando prodotti cinematografici come single play e tv series e decretandone dei vincitori. Partendo dall’idea di promuovere prodotti di qualità di giovani video maker e grafici, dopo una serie di analisi, abbiamo deciso di modellare il progetto intorno al mondo dell’editoria che presenta bisogni sempre crescenti e insoddisfatti; inoltre concentrarsi su un singolo prodotto come il booktrailer, permette di ridurre la dispersività della piattaforma, che diventa così competitiva rispetto ad altri portali come Youtube, Vimeo ecc. Una volta che il progetto sarà bene avviato non escludiamo la possibilità di inserire nuove categorie».

Quanti siete in BT Maker e qual è il vostro background culturale?
«Il nostro team è composto da tre persone: Giorgia Bombieri, laureanda in Scienze della Comunicazione; Marta Pennetta,laureata in Scienze della Comunicazione e laureanda nella specialistica di Comunicazione e culture dei Media e ovviamente io, che sono laureata in Scienze della Comunicazione e laureanda in Produzione e Organizzazione della Comunicazione e della Conoscenza. Abbiamo tutte un’età tra i 22 e  i 23 anni».

In che modo avete organizzato il lavoro?
«Abbiamo organizzato il nostro lavoro in modo che ci sia un referente per ogni settore dell’impresa, che è stato stabilito in base a quelle che sono le nostre competenze: Giorgia all’interno del progetto è la referente per le pubbliche relazioni, si occupa dell’acquisizione dei contatti alla commercializzazione del servizio, mentre Marta si occupa delle relazioni interne e del social media marketing. Io affianco l’informatico nella gestione della piattaforma e mi occupo della comunicazione via web».

Come vi siete mossi all’inizio, attraverso quali conoscenze, quali appoggi?
«Inizialmente abbiamo sfruttato le conoscenze apprese tramite il nostro percorso di studi, in seguito abbiamo condiviso le nostre idee con i docenti, esperti nel settore della comunicazione mediatica e cinematografica e i loro giudizi in merito sono stati positivi. Da quel momento abbiamo iniziato a lavorare al progetto e, a oggi, collaboriamo sotto contratto con il Tretabit del Politecnico di Torino. Cerchiamo di tenerci sempre aggiornate attraverso l’utilizzo del web e dei social network».

Qual è il target per il progetto e a che pubblico vi rivolgete? Il book trailer può essere anche uno stimolo alla lettura per i giovani?
«Il nostro target di riferimento sono i giovani, per i quali abbiamo deciso di indire anche un concorso una volta che la piattaforma sarà avviata. Di fronte al problema della diminuzione dei lettori il booktrailer, il cui veicolo principale di distribuzione è la rete, si prefigge lo scopo di divulgare i libri, utilizzando un linguaggio simile a quello del trailer cinematografico, per avvicinare un pubblico più vasto. Può essere certamente considerato un nuovo stimolo alla lettura per i giovani».

Quanto questo tipo di attività è sviluppato all’estero e quanto in Italia? Nel vostro caso, come sta andando?
«Il booktrailer è nato negli anni Novanta, si è sviluppato nell’ultimo decennio e ha trovato la sua reale affermazione solo negli ultimi anni. In Italia, però, il mercato del booktrailer non è ancora così sviluppato come in altri paesi, anche se possiamo notare che molti editori cominciano a dedicare ad esso un’attenzione crescente. Nel nostro caso siamo in una fase di avvio del nostro lavoro quindi per ora stiamo lavorando sulla creazione della piattaforma».

Uno sguardo al futuro: intendete espandervi? Quale mercato potrebbe essere sfruttato?
«Inizialmente intendiamo concentrarci sul territorio nazionale, data la maggiore reperibilità di clienti e utenti. In seguito il nostro obiettivo è quello di creare una rete di contatti che possa connettere anche il mercato editoriale straniero, in maniera da condividere i prodotti ma anche le tecniche, le conoscenze e le esperienze. L’internazionalità della piattaforma non potrà che accrescerne il valore. Il web è un media sicuramente in crescita, questo ci permette di far riferimento a un mercato che sarà sempre più vasto e che, se accostato a un nostro constante aggiornamento, potrà permette all’impresa di continuare a espandersi».

Link utili:
Pagina Facebook BT Maker

 

Avete visto già qualche booktrailer? Vi interessa questo tipo di startup?

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Categorie: Lavoro

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