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29 Maggio 2014

Ortinfestival, ai giardini della Reggia fra antico e moderno

Da domani a lunedì a Venaria il Festival Gastronomico degli Orti Contemporanei curato da Chef Kumalé

Fabio Cassanelli

Chef Kumalé

Chef Kumalé, ideatore di Ortinfestival

Quattro giorni nei giardini della Reggia di Venaria a contatto con cibo, cultura, tradizione e innovazione. E’ quanto promette Ortinfestival, il Festival Gastronomico degli Orti Contemporanei che si svolge da domani a lunedì 2 giugno. A raccontarci come è nata questa manifestazione e cosa ci sarà è il suo creatore Vittorio Castellani, in arte Chef Kumalé, noto per i suoi articoli su “Il Venerdì di Repubblica“, i libri sulla cucina etnica, gli eventi in giro per il mondo e la sua collaborazione con l’Università di Scienza Gastronomiche di Pollenzo.

Quando nasce l’idea di Ortinfestival?
«Si è iniziato a parlare del progetto verso fine novembre del 2013 su iniziativa della Reggia di Venaria e del suo direttore Alberto Vanelli. Lo spunto ci è venuto dal processo di riqualificazione e riapertura al pubblico dell’area della Garden House, l’orto di casa Savoia. Un tempo nella parte bassa di Cascina Medici vi era un’area di dieci ettari dove non c’era solo un orto, ma un vero e proprio polo di ricerca e sviluppo sulle produzioni agricole. Insomma, una sorta di facoltà di agraria dell’epoca. Quando mi hanno proposto di pensare a un evento che servisse da cassa di risonanza del processo di ristrutturazione, ho iniziato a documentarmi sulla storia di questi orti, ma non ho pensato di fare una rievocazione storica e di ricostruirlo fedelmente. Poiché all’epoca erano all’avanguardia nella coltivazione del mais, dei pomodori e delle patate, prodotti che arrivavano dal Nuevo Mundo, l’America Latina, ho voluto attualizzarlo e legarlo all’Expo, che ci ha dato il patrocinio, anzi due: uno del Comitato Scientifico, garante dei contenuti ed uno dell’Expo in generale. Ho concepito quindi un orto un po’ contemporaneo».

Ci parli un po’ di più dell’orto e degli chef che saranno presenti.
«Nell’orto si coltivano 400 piante da frutto di antiche varietà piemontesi che sono state recuperate, come peri, peschi e albicocchi. E poi altre piante e fiori commestibili, piante acquatiche commestibili e 200 piante aromatiche di tutto il mondo, 50 specie di piante e ortaggi esotici che si sono ormai perfettamente adattati al clima italiano e sono coltivate dalle comunità straniere. Abbiamo consegnato questo orto a tredici chef “stellati”, che utilizzeranno i suoi prodotti nelle varie attività. Uno arriva dal Perù, Paese ospite di questa prima edizione, ed è uno degli chef più importanti dell’America Latina, Rafael Esteban Rodriguez Sanchez. Poi ci sono chef piemontesi come Mariangela Susigan del Ristorante Gardenia di Caluso, che farà tutto un lavoro sulle erbe spontanee della Valchiusella. Marcello Trentini invece è uno chef urbano torinese. Troviamo inoltre Pietro Leeman di Milano, l’unico chef con una Stella Michelin che fa cucina vegetariana e viene a presentare il suo Festival di Zurigo, che si svolgerà la settimana prossima ed è il primo festival di alta cucina vegetariana. Infine la campionessa mondiale del Bento che è un’anziana signora di 85 anni».

Ci saranno anche eventi e conferenze collaterali?
«Vi consiglio di visitare il sito www.ortinfestival.it per trovare il programma completo della manifestazione. Suggerisco di visitare una parte molto importante dedicata al design curata da Michelangelo Pistoletto, che curerà un’installazione chiamata “Il Terzo Paradiso”. Ci sarà Catherina Crepax, figlia del celebre fumettista che ha inventato Valentina. Oltre a ciò tantissime installazioni di architetti e paesaggisti, spettacoli e concerti tutte le sere, dodici ristoranti che fanno cucina di strada e 130 espositori. C’è un’area che abbiamo chiamato Ortodotto sotto una tenda della Protezione Civile, dove si svolgeranno incontri come quello con Luca Mercalli, metereologo che ci parlerà di cambiamento climatico e del suo orto sul balcone».

Link utili:
Ortinfestival
Reggia di Venaria

 

E voi parteciperete a Ortinfestival?

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Categorie: Ambiente

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