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21 Giugno 2018

La svolta high-tech di Torino, a San Giovanni arrivano i droni

La città accontenta chi si lamentava dei rumori dei botti e punta sulla tecnologia 4.0: sarà in grado di replicare la magia dello spettacolo pirotecnico?

Alice Dominese

Fuochi San Giovanni

Quest’anno al posto dei fuochi d’artificio ci sarà uno spettacolo di droni

Quest’anno a San Giovanni niente fuochi d’artificio. Dopo anni di tentativi, arriva la svolta “silenziosa” della giunta pentastellata in occasione della festa patronale: saranno i droni, infatti, i protagonisti della serata del 24 giugno.
L’idea di eliminare i botti a favore degli animali e della tranquillità dei cittadini che avevano manifestato il proprio scontento nei confronti del rumore provocato dalle esplosioni si è concretizzata e i tradizionali fuochi saranno sostituiti da uno show a basso impatto acustico. A questo si aggiunge l’obiettivo di portare sulla scena torinese un evento high-tech che proietti la città nel mondo dell’industria degli aeromobili a pilotaggio remoto.

UN OBIETTIVO A LUNGO TERMINE
Uno stormo di 200 droni in volo fra il ponte Vittorio Emanuele I e Umberto I darà quindi vita domenica sera a uno spettacolo luminoso di quindici minuti, questa l’idea dell’Assessorato allo Sport e Tempo libero.
La determina dirigenziale emessa nel mese di marzo ha dato così il via al reclutamento degli sponsor privati che dovrebbero finanziare per intero la proiezione luminosa. Il budget richiesto ammonta infatti a circa 370 mila euro, una cifra nettamente superiore ai circa 50 mila spesi finora per realizzare la mezz’ora di spettacolo pirotecnico sul Po.
Tim, Ericsson, Aizoon (società di consulenza tecnologica), Open Fiber (leader nell’intera gestione della fornitura della banda ultra larga), Iren e Thales Alenia Space (società che si occupa di realizzare i servizi relativi al settore manifatturiero di volo) sono le sei aziende che hanno deciso di rispondere alla chiamata del Comune. Tuttavia il progetto di lanciare Torino nel mondo dei droni aveva già messo radici alcuni mesi fa nell’intesa raggiunta fra amministrazione comunale ed Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile) per rendere Torino sede della produzione e della sperimentazione dei velivoli di ultimissima tecnologia nell’arco dei prossimi tre anni, a partire proprio dall’occasione di San Giovanni.

PRIMATO EUROPEO
L’interesse della città nei confronti della tecnologia degli aeromobili si è manifestata però fin da inizio anno. La Compagnia San Paolo infatti ha finanziato Ufo – Urban Flying Opera, progetto dell’Istituto Superiore Mario Boella che avrebbe dovuto portare a maggio, in Barriera di Milano, l’applicazione civile dei droni abbinata all’esperienza artistica nell’ottica della riqualificazione del parco Peccei, evento però rimandato a data da destinarsi per problemi organizzativi.
La festa patronale di quest’anno, sulla carta, si presenta invece come un appuntamento irrinunciabile. L’assessora all’Innovazione Paola Pisano e quello allo Sport e Tempo libero Roberto Finardi hanno dichiarato che lo spettacolo dei droni si tradurrà inoltre in un’anteprima a livello europeo: a oggi infatti, soltanto per la serata d’apertura delle Olimpiadi invernali in Corea ha avuto luogo un evento simile, che a Torino si propone anche l’obiettivo ambizioso di catalizzare l’attenzione di investitori e aziende attive nell’Industria 4.0.
San Giovanni, quindi, si evolve. Per assistere alla danza dei droni l’appuntamento è alle 22.30 di domenica in piazza Vittorio. Vedere per credere.

 

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Categorie: Tecnologie

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