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5 Settembre 2018

A Torino Spiritualità c’è chi dice no

Dal 26 al 30 settembre la rassegna organizzata dal Circolo dei Lettori sarà occasione di riflessione con tutti coloro che si interrogano sul valore dell’obiezione cortese alla realtà che ci circonda

Alice Dominese

La conferenza stampa di Torino Spiritualità

La conferenza stampa di Torino Spiritualità

Spiritus durissima coquit, lo spirito aiuta a digerire anche le ingiurie più dure. Questo il motto che gli intellettuali antifascisti utilizzavano per affermare l’importanza della cultura negli anni della dittatura, come ricorda lo storico Walter Barberis alla conferenza stampa di Torino Spiritualità, la cui 14a edizione si svolgerà in più luoghi della città dal 26 al 30 settembre.
L’assonanza di questa frase con i tempi attuali è calzante, per questo “Preferisco di no” (le parole di diniego pronunciate dall’enigmatico Bartleby lo scrivano nell’omonimo racconto di Herman Melville) diventa una risposta simbolo di coraggio e coerenza che la Fondazione Circolo dei Lettori, ente organizzatore, offre l’occasione di approfondire con la grazia dei suoi numerosi incontri.

UN FESTIVAL NON SOLO PER CREDENTI
La prima lezione di Torino Spiritualità, quindi, è che i “no” possono e devono essere non solo oppositivi, ma anche positivi: «Lo stesso logo scelto per questa edizione è in qualche modo sovversivo: ci eravamo sempre affidati a immagini molto pittoriche, quest’anno invece è una scultura [Indstinct Borders di Beatrice Gallori, immagine in home page, ndr]» spiega Armando Buonaiuto, curatore del festival.
Il “no” come strumento di indagine verrà così approfondito sotto differenti lenti di osservazione, a partire dalla dimensione religiosa che si interseca con la vita presente. Fra gli altri, il priore di Bose Enzo Bianchi, il teologo Vito Mancuso, lo psicanalista Massimo Recalcati e il giornalista Marco Damilano discuteranno della Bibbia e del suo messaggio eversivo capace di parlare all’essere umano contemporaneo.
Non mancheranno gli incontri con scrittori e poeti, ma anche con attori come Alessandro Bergonzoni, che si concentrerà sulla figura del diavolo e sull’illusorietà ammaliatrice del linguaggio. Per chi ama coordinare gambe e pensiero, sono inoltre stati pensati otto percorsi nella natura, i Sentieri contromano, che inizieranno dal 15 settembre. Ad aprire il festival, il 26 settembre ci sarà Asha Philipps, autrice dell’iconico I no che aiutano a crescere e a seguire, al Teatro Carignano, Gino Strada, che inviterà a non rassegnarsi davanti a guerre e disuguaglianze.

TEMPO DI INDAGINE INTERIORE
Torino Spiritualità 2018 si rivolge al pubblico torinese ma non solo: «Sarà un’edizione molto regionale, perché la manifestazione si sta diffondendo sempre più su tutto il nostro territorio – dice infatti in conferenza stampa l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi – perché l’impostazione del festival è davvero rivolta a una cultura a misura d’uomo, spendibile nella quotidianità. La spiritualità appartiene a tutti, credenti e non».
Dello stesso parere è il neo-presidente del Circolo, il direttore della Treccani Massimo Bray, che osserva: «Viviamo in un’epoca in cui siamo iperconnessi e al contempo, mi sembra, più soli. Fermarci e prenderci del tempo per guardarci dentro allora diventa fondamentale per non allinearci e accettare la soluzione più facile in tempi difficili. Per questo motivo l’intento di queste giornate sarà quello di creare un dialogo pluralistico tornando a indagare quella “morsa del mondo” che talvolta ci prevarica».

 

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Categorie: Cultura

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