Home » Ambiente » Junker, l’app per la differenziata

19 Novembre 2018

Junker, l’app per la differenziata

Per una raccolta veloce e responsabile arriva l’assistente su smartphone che anche a Torino suggerisce dove gettare i rifiuti, compresi quelli di difficile catalogazione

Laura Bonanno

Junker

La app Junker aiuta a fare la raccolta differenziata

La raccolta differenziata è entrata nelle nostre case – tutte o quasi – ormai da qualche anno e sta diventando una pratica ormai consolidata. In Italia l’attenzione all’ambiente e allo smaltimento dei rifiuti è sempre maggiore ma, quando si tratta di gettare oggetti con componenti chimiche o involucri particolari come medicinali scaduti, pile e batterie, qualche dubbio ancora ci assale. In nostro soccorso però arriva Junker, l’app gratuita per smartphone che promette di semplificarci la vita quando bisogna capire come differenziare correttamente i rifiuti.

L’APP
Il suo utilizzo è semplice e veloce: è sufficiente inquadrare il codice a barre del prodotto e Junker in pochi secondi fornisce una descrizione completa dell’imballaggio e del suo smaltimento nei punti di raccolta vicini, visualizzabili su mappa. L’app riconosce fino a un milione e mezzo di prodotti e, in caso contrario, gli utenti possono inviare una foto e ricevere prontamente la risposta degli esperti, che si occuperanno anche di inserire il nuovo prodotto nel database.
Raccolta differenziata ma non solo: se il vostro comune, come Torino, è abbonato a Junker, inserendo l’indirizzo di dove abitate l’app segnala il cassonetto più vicino o i giorni in cui passano a prendere i vari tipi di rifiuto, nelle zone dove è prevista la raccolta porta a porta. Inoltre dal menù è possibile accedere ad altri servizi come la Segnalazione punti di interesse con cui, scattando una foto, l’utente può indicare a Junker i punti di stoccaggio alternativi a quelli ufficiali del Comune, come i centri di riuso o quelli di riparazione dell’usato. Oppure la Segnalazione del degrado urbano, attraverso cui i cittadini possono avvisare Junker della presenza di cestini o contenitori stradali pieni o rotti, o di rifiuti ingombranti abbandonati.
Junker è tradotta in dieci lingue tra cui rumeno, russo, ucraino e cinese, per aiutare anche le comunità straniere e i turisti presenti sul nostro territorio.

E I RUP (RIFIUTI URBANI PERICOLOSI)?
Tra il milione di prodotti nel database di Junker ci sono anche i cosiddetti rifiuti urbani pericolosi (Rup), tutti quei prodotti cioè che contengono al loro interno un’elevata dose di sostanze dannose per l’ambiente e per la salute e che, per questo motivo, vanno raccolti separatamente. Fanno parte di questa categoria una serie di oggetti d’uso quotidiano come i farmaci scaduti (molte farmacie hanno appositi contenitori per la loro raccolta), le pile, i termometri a mercurio, i barattoli di vernici o solventi, i piccoli apparecchi elettrici e le batterie esauste che possono farci esclamare “E adesso questo dove lo butto?”; proprio le batterie, ad esempio, contengono metalli pesanti come piombo e nichel.
In mancanza dell’app, sul sito dell’Amiat è disponibile un elenco completo dei Rup e la lista dei centri di raccolta cittadini che consentono un sicuro e corretto trattamento e smaltimento di questi rifiuti speciali.

 

Tag: , , ,

Categorie: Ambiente, Tecnologie

Lascia un commento