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8 Ottobre 2020

Emotion For Change, quando la musica ispira il cambiamento

Concerti, performance e attività educative per sensibilizzare al problema della crisi climatica e coinvolgere emotivamente il pubblico

Fabiana Re

Donna con violino in mano in un bosco - Emotions For Change

Sara Michieletto ha creato il progetto Emotion For Change

Può un’emozione arrivare là dove la ragione è impotente? È questa la scommessa del progetto Emotion For Change e della sua visionaria ideatrice Sara Michieletto. Primo violino del Teatro La Fenice di Venezia, l’artista vuole toccare le corde del pubblico così come accarezza quelle del suo strumento e sensibilizzare al tema del cambiamento climatico attraverso la musica.

Il progetto nasce nel 2015 in reazione alle verità che emerge dalla Conferenza di Parigi: se la temperatura mondiale aumenterà di oltre 1,5 C° rispetto al periodo preindustriale l’intero sistema climatico terrestre muterà irreversibilmente. La scienza pone una sfida all’umanità, che percepisce i rischi ai quali va incontro e tuttavia non agisce in modo risoluto per evitarli.

Perché le persone non prendono a cuore la causa del riscaldamento globale e non modificano i loro comportamenti? “Ciò che manca, in questo caso, è una cosa invisibile chiamata emozione”, scrive Sara Michieletto sul suo sito. Gli esseri umani, se toccati emotivamente, sono invece più propensi a cambiare le proprie abitudini e opinioni. Nel caso della crisi climatica si crea però un divario percettivo tra questa e il singolo individuo, spesso incline a ritenerla un problema lontano nel tempo o al di fuori della sua portata.
Secondo la violinista la musica può rivestire un ruolo centrale nel colmare questo scarto, ispirando una risposta emozionale al cambiamento climatico e invitando a instaurare un rapporto biocentrico con la natura, che metta al centro la vita e non l’interesse economico.

Sono una dozzina gli artisti coinvolti nel progetto Emotion For Change: non solo musicisti, ma anche performer, video maker e fotografi, tutti accomunati dalla preoccupazione per la salute del pianeta. Il gruppo propone concerti e attività educative nelle scuole e realizza video di sensibilizzazione.
L’esibizione musicale utilizza i suoni di violino, sassofono e piano, accompagnati talvolta da percussioni, flauto, corno e suoni naturali, come acqua e respiri. Gli artisti eseguono sia brani composti specificamente da Sara Michieletto e Giorgio Schiavon, sia composizioni selezionate di musicisti italiani e internazionali. Ciascun pezzo fa riferimento poeticamente ai grandi temi relativi al riscaldamento globale, dal legame perduto tra esseri umani e natura alla fondamentale importanza delle piccole azioni quotidiane.

La scaletta è inoltre organizzata secondo un climax emozionale e suddivisa in tre parti: da un inizio più meditativo, denso di suggestioni relative al paesaggio del passato, si approda a un’angosciante e frenetica parte centrale, simbolo dell’odierna separazione dalla natura. Sul finale, un messaggio di speranza: i brani più armonici incitano all’azione per mitigare le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico.

Emotion For Change non è solo musica, ma anche parole: a ogni evento viene infatti invitato uno scienziato locale, con il compito di illustrare al pubblico gli scenari climatici futuri del luogo in cui si svolge il concerto. Al termine, come piccolo dono simbolico gli artisti distribuiscono agli spettatori una manciata di semi: un invito a collaborare con la terra e fecondarla, anziché estrarne le risorse.

Nell’attesa che la pagina Facebook del progetto si arricchisca di nuovi appuntamenti autunnali, potete apprezzare un piccolo assaggio della loro arte riproducendo l’omonimo album su Spotify.
I brani più densi di significato sono anche corredati da video pubblicati sul loro sito. Un esempio? Correte a guardare Acqua Che Canta, composta da Giorgio Schiavon e dedicata alla fragile laguna di Venezia e all’elemento naturale che sostenta noi tutti.

Quando il suono del pianoforte si sposa con il rintocco di una campana tibetana e le immagini della Serenissima diventa improvvisamente chiaro il ruolo che ha la musica secondo Sara Michieletto: ricreare quel mistico senso di unione che solo la natura può trasmettere.

 

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Categorie: Musica

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