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31 Maggio 2010

Anche a Torino è flash mob mania

Si sente tanto parlare di questi “eventi improvvisi”, ma cosa sono e come si organizzano? Per chi volesse vederne uno, o parteciparvi, il Goethe Institut di Torino sabato mette in scena “la partita perfetta”

Erika Guerra

Il 12 giugno una “partita perfetta” animerà il centro di Torino

Sempre più spesso leggiamo di flash mob (dall’inglese “mob”, folla), evento creato da un certo numero di persone che si trova in un luogo predeterminato per inscenare un’azione di gruppo originale. Il primo si è tenuto a New York nel 2003 e da allora ne sono stati organizzati diversi anche in Italia. Ma come si fa a partecipare? Grazie a Internet e ai social network tenersi aggiomati è semplice: sapete che sabato ci sarà un flash mob a Torino?

MA QUANTI SONO?
I flash mob vengono organizzati tramite e-mail o sms, e l’azione collettiva inscenata dai partecipanti (detti “flashmobbers” o “mobbers“) non ha alcuno scopo politico o di lucro ed è finalizzata unicamente ad incoraggiare la libertà di espressione. Molto spesso, anzi, è solo un modo originale per spezzare la monotonia della quotidianità. Partecipare non è per nulla impegnativo: l’evento non dura più di una decina di minuti e termina semplicemente con un applauso e la dispersione dei partecipanti. I flash mob, però, non sono tutti uguali; infatti, per esempio, potreste ricevere un invito per partecipare ad un “freeze” o ad un “silent rave“: il primo consiste nel ritrovarsi in un posto e stare completamente immobili fino al segnale finale, mentre nel secondo si balla nel più completo silenzio, al ritmo delle canzoni del proprio lettore mp3. Poi c’è la classica battaglia con i cuscini (o pillow fight), che pare però venga considerata un caso a parte e non un vero e proprio flash mob; comunque sul calendario del sito Flash Mob Italia – dove chi vuole partecipare può trovare tutte le azioni collettive organizzate nel nostro paese – ha comunque uno spazio, dato il suo grande successo. Ovviamente chiunque può organizzare un flash mob, tenendo presente alcuni accorgimenti, come cercare di lavorare ad un’idea originale e teatrale, scegliere accuratamente il luogo e l’ora dell’evento in modo da avere la massima partecipazione possibile e cercare di non svelare troppo sullo svolgimento dell’azione ai partecipanti: l’effetto sorpresa valorizzerà il risultato finale e farà divertire di più i flashmobbers.

IN CAMPO CON IL GOETHE INSTITUT
Obiettivo di un’azione collettiva come quelle appena descritte è certamente raccogliere il maggior numero di partecipanti possibile e in questo Internet e i social network hanno semplificato di molto la vita degli organizzatori. Il Goethe Institut di Torino, ad esempio, sta cercando partecipanti per un flash mob intitolato “Italia – Germania: la partita perfetta!”, in programma per il 12 giugno in Piazza San Carlo in occasione dell’inizio dei Mondiali di calcio. L’evento si terrà alle 15: chi vuole partecipare per l’Italia dovrà indossare una maglietta azzurra, mentre chi si sente più “tedesco” porterà una maglietta bianca. Le squadre che si formeranno si riuniranno ai due lati opposti della piazza, e due arbitri fischieranno l’inizio, dopodiché entreranno in campo dei palloni da calcio e sarà un “tutti contro tutti”. Alla fine verrà gridato il titolo dell’evento sia in italiano che in tedesco (“Italien-Deutschland: das perfekte Spiel!“) e poi, improvvisamente, tomerà tutto alla nomalità. I più timidi che non se la sentono di partecipare ma sono curiosi di vedere come andrà a finire potranno guardare il video che verrà pubblicato su YouTube e sul sito del Goethe Institut.

Link utili:
Pagina di Wikipedia sui flash mob
FlashMob Italia
Goethe Institut Turin

E voi avete mai partecipato ad un flash mob o pensate di prendere parte a quello di Piazza San Carlo il 12 giugno?

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Categorie: Sport

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