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4 Novembre 2010

I giovani visti dai media

E’ stato il tema dell’ultimo incontro della prima giornata del Convegno Informagiovani: quali luoghi comuni e quali verità?

Erika Guerra

Il mondo di internet

Al Convegno Informagiovani si è discusso del rapporto tra giovani e internet

Spesso circolano molti luoghi comuni sui giovani, ma quali sono veri e quali sono diffusi dal tam tam mediatico? Se ne è parlato al Convegno Nazionale Informagiovani, durante un dibattito a cui hanno partecipato Raffaella Carraro, referente del progetto scolastico Millerighe della provincia di Alessandria, Anna Masera, caporedattore de La Stampa.it, Paola Maugeri, giornalista e conduttrie radiofonica e televisiva, Andrea Punzo, collaboratore di La Repubblica Torino e Carola Quaglia, giomalista di Telecupole; il tutto moderato da Federico Bianco, autore e conduttorre radio-televisivo. Durante la discussione sono emersi degli spunti interessanti sul modo in cui i giovani vengono visti e sul loro futuro.

GIOVANE=INTERNET?
Parrebbe di sì, ma non solo. Il binomio tra giovani e tecnologia funziona non solo dal punto di vista mediatico. Lo dimostrano i dati sull’uso dei social network, primo fra tutti Facebook. I ragazzi sono sottoposti a migliaia di stimoli tra notizie, video e foto, ma non sempre è facile districarsi in questo bombardamento di fatti dall’esterno. A questo proposito è emersa una richiesta di autenticità informativa e di momenti di silenzio da parte delle voci mediatiche, cose che ormai sembrano impossibili in una quotidianità che ci vede connessi col mondo sempre e dovunque. Se il mondo giovanile esprime queste esigenze, i dati presentati mostrano anche un altro risvolto dell’uso della rete, aumentato vertiginosamente anche tra gli over 36. E’ cosi vero che Internet vuol dire solo giovane?

COS’E’ UNA BUONA INFORMAZIONE?
Il tema “informazione” è stato trattato da molti punti di vista. E infatti semplicistico pensare che chi si informa non abbia nessun peso nel determinare cosa e come viene trasmesso dai media. I giovani si informano sempre più attraverso il web, convinti di accedere ad un’informazione più libera, ma questo cosa comporta? Da un lato, l’informazione attraverso Internet, in quanto consumata più velocemente, viene vista come più superficiale di quella attraverso il canale tradizionale della carta stampata, ricca di approfondimenti; dall’altro, però, grazie al web è possibile consultare più quotidiani on line in poco tempo e a costo zero, senza contare tutti i blog, anche autorevoli, grazie a cui si viene informati da punti di vista differenti. Non si può stabilire se una di queste posizioni sia più vera dell’altra, ma una cosa è certa: noi lettori abbiamo una parte di responsabilità nel determinare ciò che viene trasmesso. I giornalisti presenti hanno infatti testimoniato che spesso le notizie più cliccate sul siti delle grandi testate nazionali riguardano il reality del momento o pettegolezzi vari: a volte però per motivi etici si sceglie di non pubblicare immagini scandalose di sicuro appeal sul pubblico, anche se questo significa perdere visitatori e subire comunque un danno economico.

E’ UN PAESE PER GIOVANI?
Il dibattito sull’informazione è sfociato in alcune considerazioni sul momento difficile che stanno vivendo l’Italia e i suoi giovani. Ovviamente non si possono azzardare soluzioni, ma secondo gli ospiti i ragazzi dovrebbero osare per far sentire la loro voce, in modo da rendere rilevanti i problemi e le domande a cui sentono il bisogno di dare risposta nel percorso per diventare adulti consapevoli. Le ultime battute sono state riservate alle istituzioni, in seguito alla presentazione dei “demotivational”(diffusissimi su Facebook e ideati dagli utenti della rete, sono le parodie dei motivational, manifesti appesi nei luoghi di lavoro per motivare i dipendenti) creati dallo staff dell’Infomagiovani di Torino: per avvicinarsi ai giovani il web è uno strumento molto utile, ma servono soprattutto contenuti creati dai giovani per i giovani.

Link utili:
Convegno Nazionale Informagiovani
Informagiovani di Torino

Voi cosa ne pensate del rapporto tra giovani e media? Vi ritrovate nelle considerazioni fatte durante il convegno?

 

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Categorie: Formazione

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