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7 Novembre 2010

L’Informagiovani del futuro

A conclusione del Convegno Nazionale, un gruppo di giovani ha consegnato a politici ed operatori un progetto di “IG ideale”

Erika Guerra

Young Notes

Gli “Young Notes” presentano la loro idea di Informagiovani ideale

Come dovrebbe essere l’Informagiovani? A questa domanda hanno risposto venerdì 30 ragazzi da tutta Italia che, aderendo al progetto “Young Notes” (un lungo percorso di confronto su questi temi), nell’ultimo incontro del Convegno Nazionale degli Informagiovani hanno presentato le loro idee per una buona informazione, chiara e attendibile. Ad ascoltarli, l’Assessore alle Politiche Giovanili della Città di Torino Marta Levi, il Consigliere del Ministro Meloni Mauro Rotelli e la Dirigente per le Politiche Giovanili della Regione Piemonte Patrizia Quattrone, in un dibattito moderato da Marco Sodano, Caporedattore Economia della Stampa.

L’INFORMAGIOVANI SECONDO I GIOVANI
La prima richiesta giovanile è per un’informazione affidabile, considerata centrale per scegliere le opportunità migliori per il proprio futuro. A questo proposito, I’Informagiovani è stato descritto come un servizio importante da valorizzare, in quanto è il luogo migliore dove vedere soddisfatta questa necessità, in particolare riguardo gli argomenti più importanti per i ragazzi: ricerca del lavoro, tutela dei diritti, imprenditoria giovanile, mobilità all’estero, università, cultura ed ecologia. Quanti giovani sono però a conoscenza di poter usufruire di questa possibilità? Di sicuro non tutti, perciò sarebbe importante innanzitutto migliorare e rinnovare il servizio in modo che chi è rimasto soddisfatto passi parola ai suoi amici e poi renderlo ancora più visibile, centrale e soprattutto riconoscibile a livello nazionale, magari anche attraverso l’istituzione di un unico sito web di riferimento. I ragazzi hanno quindi proposto di dedicare una particolare cura alla sua segnalazione e alla creazione di un unico logo valido per tutta la penisola, oltre ad organizzarlo in una struttura accogliente e informale per favorire l’aggregazione tra i giovani che lo frequentano. Un occhio va prestato anche all’ecologia: l’arredo ideale è quello comodo ed ecosostenibile, e non bisogna dimenticare infine la promozione: sarebbe infatti necessario che questo servizio venisse presentato accuratamente nelle scuole, avesse dei bus con cui raggiungere i luoghi più frequentati dai giovani e fosse pubblicizzato con uno spot televisivo ministeriale, in modo da ricevere la maggior visibllità possibile.

OPERATORE O ORIENTATORE?
Gli “Young Notes” hanno poi posto l’accento sull’importanza degli operatori degli Informagiovani, che hanno soprattutto il ruolo di orientatori nel garantire la mediazione tra i giovani e l’immensa quantità di informazioni disponibili, a volte di dubbia provenienza. Chi è questa figura? Innanzitutto è un buon ascoltatore, che sa interpretare i bisogni dei ragazzi ed è bravo nel mettersi in comunicazione con loro, è competente e preparato anche sulle lingue straniere e le nuove tecnologie e viene appositamente formato attraverso specifici corsi, in modo da poter garantire un servizio di alta qualità.

CHE FINE FARANNO QUESTI CONSIGLI?
I ragazzi che hanno lavorato a questo progetto non hanno fatto un puro esercizio di fantasia: le autorità presenti al convegno hanno infatti sottolineato quanto sia stato importante il loro contributo nel delineare le linee guida su cui basare il rinnovamento del servizio, in modo da costruire il nuovo Informagiovani sui bisogni reali delle nuove generazioni, iniziando con l’individuazione dei requisiti minimi che tutti i servizi di questo tipo dovrebbero avere.

Link utili:
Convegno Nazionale Informagiovani

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Categorie: Cultura

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