Home » Cultura » Natale greco ortodosso: conoscere una realta’ inaspettata

4 Gennaio 2012

Natale greco ortodosso: conoscere una realta’ inaspettata

Ci sono tradizioni religiose diverse, modi differenti di festeggiare il Natale, a cui non prestiamo attenzione….

Viviana Villani
Ci sono tradizioni religiose diverse, modi differenti di festeggiare il Natale, a cui non prestiamo attenzione.

Natale è appena passato e Digi.TO ha voluto approfondire il tema di questa festività cercando di capire come viene vissuta dai fedeli delle differenti religioni. A questo proposito abbiamo intervistato Andrea, un giovane albanese greco-ortodosso che nel 2004 è venuto a Torino per studiare Architettura al Politecnico.

Quali sono le differenze tra celebrazioni ortodosse e cattoliche del Natale?
«Il modo ortodosso è diverso da quello cattolico. Nel mondo cattolico non ci sono fedeli spagnoli, francesi, italiani, mentre nel mondo ortodosso ci sono fedeli armeni, copti, greci, rumeni, russi e serbi.
Il Natale viene festeggiato dalle differenti tradizioni in giorni diversi a seconda di quale calendario sia stato adottato dalla liturgia. I greci e i rumeni, che usano il calendario gregoriano come i cattolici, festeggiano il Natale il 25 dicembre, mentre gli slavi festeggiano il 7 gennaio perché seguono il calendario giuliano.
A questo si aggiungono cambiamenti specifici: per esempio, in Grecia non si addobba l’albero e Babbo Natale non esiste. In generale i regali li riceviamo il Primo di gennaio e li porta San Basilio».

Come festeggiate il Natale e quali sono le vostre tradizioni?
«Il primo giorno in cui si iniziano i riti è il 24 dicembre. I bambini ortodossi escono dalle loro case travestiti e vanno di portone in portone a raccogliere dolci. Ogni bimbo ha un martello di legno che usa per bussare alla porta e poi canta una canzone nel nostro dialetto. Anche gli adulti vanno in giro di casa in casa ma non si travestono.
Le celebrazioni si concludono il 6 di gennaio perché è il “giorno della croce”. Viene buttata una croce sul fiume e i ragazzi si tuffano per recuperarla: chi la tocca per primo avrà una vita prosperosa durante l’anno. Questa liturgia è collegata con il battesimo di Gesù».

Quali sono i cibi che siete soliti consumare durante le feste?
«Il tacchino, il pollo, il maiale, l’insalata russa, le zuppe, ma anche leccornie come le patatine e i biscotti a forma di bambino o bambina o iniziale del proprio nome di battesimo. La mia nonna, per esempio, mi prepara sempre un biscotto a forma di A».

Pensi che ci sia integrazione fra le nostre culture?
«No. Voi italiani non conoscete il mondo ortodosso. Non esiste l’integrazione! Il 30 di novembre era Sant’Andrea, il mio onomastico, e nessuno sì è interessato per capire perché festeggiavo. Molti si occupano solo del mondo musulmano, forse perché ne hanno un pò paura».

Cosa ti aspetti dal Nuovo Anno?
«Che gli italiani s‘interessino alle mie tradizioni per capire il mio mondo! Il miglior modo per farlo, secondo me, è viaggiare e andare a vedere con i propri occhi la mia terra».
Conoscete, o fate parte, della comunità ortodossa? Pensate che ci sia integrazione tra le religioni a Torino?

Link utili:
La comunità ortodossa

Tag: , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento