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31 Gennaio 2012

Hostess e promoter, precari in gara

Piccolo viaggio fra agenzie e cooperative, buste paga e contratti, in un settore dove a volte lavora chi risponde prima ad una mail

Simone De Caro

Dentro il mondo di Hostess e Promoter

Digi.TO inizia oggi una serie di inchieste sulle forme di lavoro precario che vedono come protagonisti i giovani. In questa prima puntata puntiamo l’attenzione su due figure: l’hostess e il promoter.
Per hostess in questo caso non intendiamo le assistenti di volo ma quella figura, spesso femminile, assunta occasionalmente per congressi, fiere ed eventi vari; i promoter invece li avrete incontrati spesso per strada o nei centri commerciali: sempre dietro ad un immancabile banchetto, promuovono un prodotto e spesso ricevono anche una provvigione nel caso quel prodotto riescano a venderlo. Qui oltre che promoter si è veri venditori e nulla di male, il problema è che molti datori di lavoro non lo specificano al momento dell’assunzione: una delle aree grigie di questo settore.

SI ASSUME IL PIU’ VELOCE?
Nella maggior parte dei casi non sono le aziende a gestire l’evento o la pubblicità e ad assumere direttamente il personale, ma ciò avviene attraverso agenzie o cooperative.
Essere assunti da queste agenzie però non è facile, come ci spiega una ragazza (che preferisce restare anonima) da molti anni nel settore, che sottolinea come la domanda si sia ristretta negli ultimi anni: «Attualmente a Torino c’è grande difficoltà ad inserirsi nel campo se non hai conoscenze dirette o contatti, non ci sono annunci. Io attualmente ho una persona che mi manda le mail ogni volta che le varie agenzie del nord Italia prendono appalti da grossi marchi: in questo caso c’è una vera e propria gara di velocità per farsi assumere. Infatti i destinatari del messaggio sono solo ragazze già in grado di svolgere il lavoro, quindi non avviene una selezione, ma vince chi effettivamente risponde prima alla mail o riesce a telefonare dando la propria disponibilità per le date richieste».

POCO GUADAGNO
Ad essersi ristretta non è solo la domanda ma anche i salari, come è naturale quando c’è molta offerta di lavoratori: «I pagamenti sono notevolmente scesi e dove magari riuscivi a prendere per una fiera anche 10 o 13 € all’ora adesso ne hai di media 8, ma quando sei proprio fortunato», continua la nostra fonte. Ed in queste condizioni, con un numero crescente di giovani disoccupati disposti a lavorare anche occasionalmente pur di guadagnare qualcosa, le agenzie spesso ne approfittano.
Ci racconta Filippo, da diverso tempo promoter: «Prima di firmare con un’agenzia bisogna informarsi bene sulla sua serietà: specialmente se non ha sede nella tua città può diventare difficile poi andare a reclamare per qualsiasi cosa. Capita anche che le agenzie non paghino o che ti trattino male per convincerti ad andartene dopo qualche giorno e non venire così pagato».

OCCHIO AI CONTRATTI
In attesa che il governo Monti riorganizzi la giungla dei contratti, attenzione infine a conoscerne le tipologie per lavorare in questo settore.
Nella maggior parte dei casi vengono fatti stipulare contratti di collaborazione occasionale, con ritenuta d’acconto del 20% e senza il versamento di alcun contributo. Altre volte invece vengono sottoscritti contratti a chiamata, con cui un lavoratore si mette a disposizione di un datore di lavoro per mansioni a carattere discontinuo e che riguardano determinati periodi dell’anno. In questo caso riceverete un’indennità di disponibilità e vi saranno versati i contributi per le giornate in cui avete lavorato e per cui siete stati pagati, ma il datore di lavoro può cessare questo tipo di contratto quando vuole.
Infine, ricordate che è meglio firmare il contratto prima di iniziare il lavoro; tante agenzie o cooperative invece adottano una forma che chiamano fiduciaria, cioè non fanno firmare niente e poi a lavoro finito inviano a casa il contratto da siglare e il salario: una procedura poco sicura per il lavoratore.

Link utili:
Scheda orientativa Informagiovani “Lavorare in fiere e congressi”
Scheda orientativa Informagiovani “Lavorare alla promozione e merchandising nei punti vendita”

Avete mai lavorato come hostess e promoter? Com’è andata?

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Categorie: Lavoro

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