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14 Maggio 2012

Rita che voleva nascere vento

Alla fiera del Lingotto lo scrittore Andrea Gentile ha presentato il suo libro dedicato alla vita di Rita Atria, testimone antimafia morta suicida…

Viviana Villani
Alla fiera del Lingotto lo scrittore Andrea Gentile ha presentato il suo libro dedicato alla vita di Rita Atria, testimone antimafia morta suicida.

Nella mattinata di sabato il Salone del Libro ha ospitato Andrea Gentile, giovane scrittore isernino autore del libro “Volevo nascere vento”, che racconta la storia della testimone di giustizia Rita Atria.

UNA STORIA POCO CONOSCIUTA
Rita (nella foto) è nata a Partanna (Trapani) il 4 settembre 1974 ed è cresciuta in una famiglia ma

fiosa. Suo padre era Don Vito, il “Paciere” del paese. Quando era piccola, Rita pensava che fosse bello che suo padre “mettesse a posto le cose” perché la situazione rimanesse tranquilla. Un giorno però Don Vito viene ucciso a causa di una lotta che si era innescata fra famiglie mafiose; il fratello di Rita, Nicola, vuole vendicarne la morte ma viene assassinato anch’egli. La ragazza inizia allora a tenere un diario nel quale sfoga le sue paure e la sua disperazione.
Nicola era sposato con Piera, che decide di diventare testimone di giustizia: collabora con le forze dell’ordine e con il giudice Borsellino. Poco dopo anche Rita segue la stessa strada e grazie a lei sono molti i mafiosi arrestati; poi la ragazza raggiunge la cognata a Roma nell’ambito del programma protezione testimoni.
Ma all’improvviso tutto cambia. Il 23 maggio 1992 sull’autostrada di Capaci viene ucciso Giovanni Falcone con la sua scorta. Cinquantanove giorni dopo, il 19 luglio, in via D’Amelio a Palermo muore a causa di un’autobomba anche Paolo Borsellino. Rita si sente sola perché il giudice era diventato il suo punto di riferimento, quasi un padre; profondamente disperata, il 26 luglio Rita si suicida lanciandosi dal settimo piano della sua casa di Roma.

IL MESSAGGIO DI RITA
Andrea Gentile, perché ha scelto di intitolare il libro “Volevo nascere vento”?
«Mi sono ispirato ad un testo di Sergio Atzeni, “Bellas mariposas”, che esprime la voglia di Rita di scomparire e di sottrarsi al circolo vizioso della mafia per trovare la propria libertà».

Qual è il messaggio che ci ha lasciato Rita?
«Rita ci insegna ad avere molto coraggio, che per combattere il “Mostro” prima bisogna ucciderlo dentro noi stessi. Lei inizia a parlare con Borsellino per vendicarsi della morte del padre e del fratello. Poi grazie al giudice capisce che non è la vendetta che deve motivarla, ma la sete di giustizia e verità».

Link utili
Salone del Libro
Conoscevate la storia di Rita Atria?

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Categorie: Cultura

Commenti (2)

  1. lettore 01 ha detto:

    Stra bello il libro… leggetelo è davvero bello scoprire la magia attraverso questo libro davvero ben scritto

  2. lettore 01 ha detto:

    Volevo dire la mafia

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