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13 Giugno 2012

La parata dei matti : è l’altro pride

Nel fine settimana torinese della rivendicazione dei diritti, domenica spazio al Mad Pride contro le discriminazioni sul disagio psichico

Giosuè Pugliese

Mad Pride

La locandina di Mad Pride Teatro

Nel weekend Torino diventa paladina dei diritti. Domani pomeriggio per le vie del centro sfilerà il Gay Pride, ma domenica 17 giugno sarà la volta del “Mad PrideEssere matti: orgoglio o pregiudizio“, organizzato dall’omonima associazione nata quasi per caso nel 2010 come progetto artistico, tramutatosi presto però in una realtà che si occupa della valorizzazione di chi è affetto da un disagio psichico.
Attraverso rassegne teatrali, dove utenti psichiatrici e attori lavorano fianco a fianco nelle rappresentazioni, e il progetto di inserimento lavorativo “Matti a cottimo” – vera e propria agenzia che colloca gli utenti in base alle proprie competenze – Mad Pride tenta di eliminare le diffidenze tra le persone definite normali e i “matti”, termine usato senza preoccupazioni di correttezza dagli stessi utenti. Per saperne di più abbiamo intervistato Luca Atzori, uno degli organizzatori.

Com’è strutturata la vostra associazione?
«E’ un network di contatti attraverso cui portiamo avanti i nostri progetti. Personalmente sono vice presidente e mi occupo della rassegna teatrale, di rappresentare il progetto e dei contatti con le associazioni. Simone Sandretti è il presidente, a lui compete la rassegna artistica ed è stato una fonte inesauribile di contatti, coordinando il lavoro. Ci sono poi altre persone che collaborano a stretto contatto con noi: Alessia Panfili, responsabile del coordinamento nazionale degli utenti di cui facciamo parte, Lorenzo Peyrani direttore della rivista “La Sveglia” e responsabile della rassegna musicale, Rossella Vayr, responsabile del progetto di design».

Come sarà la manifestazione del 17 giugno e quale messaggio vuole lanciare?
«Partirà da piazza Carlo Felice, percorrerà alcune strade di San Salvario e terminerà al parco del Valentino. Per tutta la manifestazione ci saranno performance, concerti e spettacoli. Parteciperanno tutte le realtà torinesi che hanno interesse di dichiarare in piazza la dignità delle persone con disagi, la dignità di essere responsabili della propria vita, della propria persona e della propria libertà, il diritto a non essere emarginati e la volontà di rendere più vivido l’interesse nei confronti della diversità. Porteremo in giro la girandola, simbolo del nostro pride e protesteremo inoltre contro la proposta di legge Ciccioli, una vera e propria controriforma alla legge 180, che in sostanza vorrebbe riaprire i manicomi».

Come si opera concretamente a favore del disagio psichico?
«Le rassegne artistiche creano sempre un’interazione diretta con gli utenti, come del resto le riunioni. Abbiamo organizzato anche un campeggio durante il quale erano presenti molti utenti e si è creata una situazione di convivenza molto particolare. Quindi attraverso i progetti, tutta la rete nazionale organizzata anche dagli stessi utenti cerca di abbattere i muri immaginari tra i due mondi, “pazzi” e sani, con il fine di difendere i diritti di tutte le persone con disagi»

 

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Categorie: Appuntamenti, Cultura

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