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26 Novembre 2012

Dustin Hoffman apre il Torino Film Festival

L’opera prima dell’attore americano ha inaugurato venerdì 23 novembre la trentesima edizione del festival torinese

Roberto Mazzone

I protagonisti del film "Quartet", esordio alla regia di Dustin Hoffman

I protagonisti del film “Quartet”, esordio alla regia di Dustin Hoffman

Si intitola “Quartet” ed è la pellicola con la quale, venerdì 23 novembre, si è aperta la trentesima edizione del Torino Film Festival: l’opera prima di Dustin Hoffman, che esordisce alla regia a settantacinque anni. Il direttore in scadenza, Gianni Amelio, ha fatto il botto: 1.600 persone all’Auditorium del Lingotto, alla faccia delle polemiche e dei sindacati di base che fuori dalla sala gridavano «Ken We Love You». Il riferimento era al grande assente di questa edizione, il regista Ken Loach, che ha rifiutato l’assegnazione del Gran Premio Torino, dichiarandosi dalla parte di alcuni lavoratori della Rear, la cooperativa che fornisce i servizi di pulizia e sicurezza al Museo Nazionale del Cinema, al momento coinvolti in una situazione di seria difficoltà.
La sala 3 del cinema Reposi per la replica successiva, sabato pomeriggio, era altrettanto affollata, ma Digi.TO è comunque riuscito, non senza difficoltà ad assistere alla proiezione.

CINQUE ATTORI D’ANNATA PER UN IMPERDIBILE QUARTETTO
La pellicola con la quale Dustin Hoffman esordisce alla regia (di cui è anche produttore esecutivo) è una commedia ricca di humour all’inglese e tenerezza, dove il rap si mescola con Mozart e l’arte e la musica si propongono come l’antidoto alla paura di invecchiare.
La sceneggiatura è di Ronald Harwood, lo stesso che ha scritto grandi copioni quali “Servo di scena” e “Il pianista”.  A Beecham House, casa di riposo per musicisti nella campagna inglese, si prepara ogni anno uno spettacolo per l’anniversario della nascita di Giuseppe Verdi. Tra gli interpreti Cecily (Pauline Collins), Reggie (Tom Courtenay) e Wilf (Billy Connolly), un tempo membri di un quartetto che comprendeva anche Jean (Maggie Smith), l’ex moglie di Reggie, che i tre scoprono essere proprio il nuovo arrivo del pensionato. Un’occasione perfetta per riunirsi, ma lei si rifiuta di esibirsi, per conservare intatto il ricordo di un passatoda grande diva, ormai lontano: ognuno farà la sua parte per convincerla, soprattutto Reggie, che non ha mai smesso di amarla.

RISATE E OTTIMA MUSICA
Ai quattro protagonisti citati si aggiunge un altro grande attore inglese, Michael Gambon, nel ruolo dell’eccentrico e autoreferenziale Cedric, organizzatore del gala verdiano, che, al pari di Billy Connolly regala al pubblico alcuni dei momenti più esilaranti della pellicola. In realtà, scorrendo i titoli di coda, ci si accorge che il cast è quasi interamente composto da cantanti lirici, musicisti e attori, che nel corso della vita si sono esibiti nei teatri più celebri o all’interno delle migliori orchestre di mezzo mondo. Le scene in cui Maggie Smith, prima con elegante e controllato aplomb inglese, manda «a farsi fottere» Reggie e Cecily, scagliando in seguito un mazzo di fiori contro quest’ultima, provocandole una brutta caduta, valgono da sole la visione del film.
Una colonna sonora che non si può ascoltare senza emozionarsi a ogni singola nota (da Verdi a Puccini, passando per Bach, Mozart e Haydn) e che esprime l’armoniosa vitalità della pellicola, concludendola proprio sulle note del quartetto “Bella figlia dell’amore”, tratto dal “Rigoletto” verdiano.
Un “coming of age” assolutamente da vedere, “Quartet” uscirà nelle sale italiane il 24 gennaio 2013.

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Categorie: Cultura

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