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27 Novembre 2012

TFF, donne a confronto

Nella sezione “Festa mobile” personaggi stravaganti riflettono sui rapporti uomo-donna, come nei film “Ruby Sparks” e “Imogene”

Roberto Mazzone

locandina Ruby Sparks

Locandina del film Ruby Sparks della sezione “Festa mobile” del…

Una delle sezioni seguite con maggior interesse dal pubblico del Torino Film Festival è “Festa mobile“, che raggruppa pellicole dove a farla da padroni sono personaggi stravaganti, figure stilizzate o dalla profonda umanità, generi e linguaggi che si rincorrono e si alternano.
Dopo i magnifici istrioni di “Quartet” (l’esordio alla regia di Dustin Hoffman), è il momento di parlare di donne e lo facciamo con due pellicole che hanno parecchi elementi in comune: si tratta, infatti, di due racconti «a quattro mani», scritti da donne, diretti da due registi (un uomo e una donna in ambedue i casi) e vedono come protagonisti un giovane scrittore in balia del classico blocco creativo e una commediografa fallita. Le pellicole sono “Ruby Sparks” (nella foto) di Jonathan Dayton e Valerie Faris (già registi del pluripremiato “Little Miss Sunshine“), e “Imogene“, di Robert Pulcini e Shari Spronger Bergman.
Un’ulteriore curiosità: nel cast di entrambi i film è da segnalare la presenza dell’attrice Annette Bening, che interpreta (in un caso e nell’altro) il ruolo di madre eccentrica ed esuberante.

RUBY SPARKS: LA DONNA IDEALE
Dopo aver pubblicato il suo primo romanzo, divenuto best-seller, Calvin (Paul Dano) si ritrova afflitto dal blocco dello scrittore e con una vita sentimentale a pezzi, a causa della fine di una precedente relazione. Nella sua mente crea un personaggio femminile, Ruby Sparks, (Zoe Kazan), che gli fornisce nuovi spunti di scrittura, facendogli gradualmente ritrovare la sicurezza di sé. Finché un giorno, la ragazza compare nel suo appartamento, dorme con lui, gli prepara da mangiare. Calvin può farle fare qualsiasi cosa lui desideri, basta scriverlo. Ma presto dovrà rendersi conto che questa relazione perfetta, nata dalla sua immaginazione, ha bisogno di ben altro per funzionare nel mondo reale…
Nel film compaiono anche Antonio Banderas, Annette Bening ed Elliott Gould, che interpretano ruoli davvero divertenti. Zoe Kazan (nipote del celebre regista Elia), oltre a interpretare il ruolo del titolo ha anche scritto la sceneggiatura, nella quale il punto di vista femminile circa i rapporti tra uomo e donna si percepisce distintamente.

IMOGENE: NESSUN POSTO E’ COME CASA
Ancora prima dei titoli di testa, la piccola Imogene risulta irritante a causa della sua insofferenza verso le battute finali di un classico come “Il mago di Oz”. La ritroviamo adulta, commediografa fallita (Kristen Wiig), nelle atmosfere cool dei grandi palazzi di New York, impegnata a mettere in scena un finto suicidio, nella speranza che l’ex compagno torni da lei. Il risultato saranno alcuni giorni da trascorrere sotto la custodia dell’esuberante madre Zelda (Annette Bening), dipendente dal gioco e dal sesso, separata dal marito e legata ad un nuovo compagno, il misterioso George Bousche (sempre simpatico Matt Dillon, per lui gli anni sembrano non passare, n.d.r.), presunto agente segreto. Il ritorno ad Atlantic City, nella casa in cui è cresciuta insieme al tenero e ingenuo fratello Ralph (inventore sociopatico e fissato coi granchi), il pressante desiderio di incontrare il padre che credeva morto, ma soprattutto la vicinanza del giovane e brillante Lee (quel Darren Criss che fa battere il cuore di migliaia di fan nella serie tv «Glee», n.d.r.) porteranno Imogene ad aprire gli occhi sulla superficialità dell’ambiente newyorkese, facendole ritrovare le proprie origini e quell’amore (familiare e non) di cui lei era alla continua ricerca.

FESTIVAL BOOM
Nel frattempo, sono stati diffusi i dati del primo week-end di programmazione. La partenza del 30° Torino Film Festival ha ottenuto un grande successo in termini di risposta di pubblico: rispetto alla passata edizione nei primi tre giorni di festival si è registrato un incremento del 12,60% per quanto riguarda gli incassi e la vendita di biglietti e abbonamenti. In crescita del 10% rispetto al 2011 anche il numero degli accreditati.

Link utili:
Torino Film Festival


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Categorie: Cultura

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