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19 Febbraio 2013
Giovani candidati in Piemonte: Silvia Chimienti
Insegnante, 27 anni, del Movimento 5 Stelle, è la prima di una serie di giovani aspiranti al Parlamento, appartenenti a più partiti, a cui cui rivolgiamo tre domande
Giosuè Pugliese
A pochi giorni dal voto siamo andati ad intervistare alcuni giovani candidati piemontesi, ognuno rappresentante di un diverso schieramento politico. Attraverso domande uguali per tutti, vogliamo metterli a confronto per far conoscere i motivi che li spingono a fare politica e capire quali idee hanno riguardo il futuro concreto dei giovani.
Apriamo questa serie di interviste con Silvia Chimienti, 27 anni, laureata in Filosofia e Lettere Antiche. Insegna in una scuola media di Torino e frequenta un dottorato di ricerca in Antichistica a Milano. È candidata alla Camera con il Movimento 5 Stelle nella lista Piemonte 1.
Silvia, come e perché hai deciso di fare politica?
«Mi sono avvicinata alla politica perché ritengo che sia ancora l’unico modo per cambiare davvero le cose. Dopo la laurea ho avvertito un profondo senso di delusione e di ingiustizia nel vedere così tanti ragazzi miei coetanei e amici sfruttati e privati del futuro, costretti a cedere ai ricatti del mercato senza alcun riconoscimento per gli sforzi fatti. Ho capito che piangersi addosso non era più sufficiente e che occorreva impegnarsi attivamente. Convogliare questo senso di delusione nel Movimento 5 Stelle è stato quasi naturale: siamo gli unici ad aver costituito una vera rete di cittadini che si sono uniti, hanno smesso di lamentarsi nel chiuso delle loro case e sono usciti per dar voce a una voglia concreta di cambiamento e di partecipazione diretta , senza più delegare a terzi, ma impegnandosi in prima persona».
Qual è il motivo per cui credi nella politica? Pensi che il tuo partito valorizzi i giovani?
«Il Movimento valorizza moltissimo i giovani, come è possibile vedere dai risultati delle Parlamentarie, non perché disconosca il valore dell’esperienza ma perché crede fermamente che finora il Paese sia stato governato da una classe politica legata a logiche di opportunismo e interesse non più tollerabili. Si tratta di una classe politica ormai completamente inquinata, che non percepisce e non è in grado di governare i continui cambiamenti e le velocissime trasformazioni che si stanno susseguendo negli ultimi anni: ecco perché non credo nella ”vecchia” politica. Il Movimento offre invece opportunità di esprimersi, incentivando i giovani a partecipare e permettendo loro di entrare nelle istituzioni. In questo senso, rappresenta un unicum nel panorama politico mondiale e un patrimonio che non possiamo permetterci di disperdere e che anzi va incoraggiato».
Una volta eletta, cosa faresti di concreto per i giovani? Quali invece le iniziative più sul territorio?
«Intendiamo garantire un reddito di cittadinanza a tutti i giovani che, usciti dall’università, si mettono in cerca di un lavoro che possa valorizzarli e rispecchiare le competenze acquisite in lunghi anni di studio, permettendo loro di non essere costretti a emigrare all’estero o a subire il ricatto di stage sottopagati e di contratti a termine senza alcun diritto o garanzia di continuità. A favore dei giovani credo sia poi necessario realizzare un cospicuo piano di investimento nell’istruzione e nella ricerca, per impedire che i laureati italiani continuino a emigrare: il personale laureato che si trasferisce all’estero è passato dal 11.9% del 2002 al 27.6% del 2011. Occorre immediatamente invertire questa tendenza, più che mai dannosa per il nostro paese. Quanto alle iniziative intraprese sul territorio, nel mio comune di residenza, Castiglione Torinese, ci siamo battuti in consiglio per prolungare il servizio di Nightbuster, la navetta notturna che collega Torino ai comuni limitrofi, in modo da permettere ai giovani, patentati e non, di potersi divertire la sera anche senza l’auto. Abbiamo poi realizzato una bella serata estiva, “Rock a Castiglione”, che è stato un piacevole momento di aggregazione giovanile e di festa all’insegna della musica dal vivo e della birra artigianale. Siamo convinti che manchino del tutto luoghi di aggregazione e attenzione alle esigenze dei giovani».
Link utili:
Movimento 5 Stelle Piemonte
Qual è il vostro rapporto con politica? Avete deciso per chi votare?
Ma dove si prenderanno i soldi per questo reddito di cittadinanza? Inoltre si è detto spesso che i migliori lavori vengono trovati da chi ha una famiglia facoltosa alle spalle che permette di attendere il lavoro “giusto”, ma non sarebbe meglio attuare politiche per favorire il Lavoro e non l’allungarsi della permanenza di giovani a casa. Lo trovo abbastanza surreale. Mi sembra un’idea da stato assistenziale tipo Unione sovietica e niente di più lontano dall’idea che spero per il mio futuro.
Poi mi permetto di dire che l’aumento dei giovani che si trasferiscono all’estero sia dovuto alla ricerca di un occupazione, non alla mancanza di fondi alla ricerca o all’istruzione.
Infine mi trovo d’accordo sulla parte del servizio nightbuster di Torino servizio assolutamente da potenziare in tutte le cittadine limitrofe di torino.