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1 Marzo 2013

La ricostruzione dell’Emilia al Politecnico di Torino

Oggi all’ateneo di corso Duca degli Abruzzi si parla del terremoto del maggio scorso e degli interventi realizzati anche grazie al Dipartimento di Ingegneria

Luca Calderan

Bentornati nello spazio di Digi.TO dedicato al mondo del Politecnico di Torino, su cui è possibile essere aggiornati anche su Facebook.

IL SISMA IN EMILIA
Oggi 1° marzo a partire dalle ore 14 presso l’aula 6 del Politecnico di Torino si tiene la conferenza dal titolo Il sisma in Emilia: interventi e strategie per la ricostruzione“.
Durante l’incontro il personale docente e tecnico del DISEG, Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, relazionerà sul terremoto con le impressioni, le sensazioni e soprattutto le soluzioni messe in atto poiché presenti sia a Mirandola, dove vi era il campo della Regione Piemonte, che a Concordia sul Secchia, comune adottato dalla Provincia di Torino grazie all’impiego delle risorse del 5×1000 Irpef dell’Ateneo.
Gli operatori sul posto hanno subito effettuato le prime valutazioni di vulnerabilità e agibilità dei caseggiati, affiancate da attività di analisi delle informazioni raccolte, di formazione sismologica e ingegneristica e hanno avuto modo di sperimentare soluzioni tecnologiche innovative nella gestione delle comunicazioni e nella trasmissione dei dati in condizioni di emergenza, come appunto quella post-sismica.

UNIVERSAL DESIGN, L’UOMO AL CENTRO DEL PROGETTO
L’11 marzo alle ore 9 presso la sala Agorà di I3P in via Boggio 59 si terrà invece la presentazione del corso di perfezionamento “Universal Design: progettazione inclusiva e sostenibile” diretto dal professor Carlo Caldera del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino.
Per Universal Design si intende un nuovo modo di concepire la progettazione, che ha al centro l’uomo con i suoi bisogni e mira a combinare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi, con il comfort, la sicurezza e la multisensorialità. Alcuni esempi in tal senso sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, al punto da non attirare la nostra attenzione, come le rampe di accesso ai marciapiedi, i piani di cucina ad altezze adeguate, i sottotitoli nei film, oppure percorsi luminosi negli ambienti bui.
Il corso nasce nel 1986 con l’obiettivo specifico di approfondire il tema del superamento delle barriere architettoniche per migliorare l’accessibilità agli spazi pubblici e privati delle persone disabili, mentre oggi verte sui temi della progettazione inclusiva e sostenibile, che tenga in considerazione l’ambiente urbano e il recupero degli edifici storici, fino ad arrivare alle funzioni terapeutiche e riabilitative dell’uso del colore.
La scadenza per l’iscrizione al corso è il 15 marzo, è possibile compilare il modulo on line.

Appuntamento alla prossima settimana.

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